Camminare sulle acque oggi assume il senso di
compiere l’impossibile. Nei Vangeli Gesù ha reso possibile l’impossibile,
perché pregava Dio, confidava in Dio credendoci con convinzione ed
insegnava come credere contro ogni logica terrena.Questo episodio è descritto
in tre Vangeli: Matteo, Marco e Giovanni.
Giovanni
6:14 Allora la gente, avendo visto il segno che Gesù
aveva fatto, disse: «Certamente costui è il profeta, che deve venire nel mondo».
Giovanni
6:15 Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si
ritirò di nuovo sul monte, tutto solo.
La gente lo voleva come re terreno, ma non era ancora
questo il tempo, perché il suo Ministero era di portare il popolo verso una
nuova Amministrazione. Quando ritornerà sarà Re, come anticipato da Dio.
Giovanni
6:16 Quando fu sera, i suoi discepoli discesero al
mare.
Giovanni
6:17 E, montati in barca, si diressero all'altra riva del mare, verso
Capernaum; era ormai buio e Gesù non era ancora venuto da loro.
Capernaum era una villaggio di pescatori sulla riva
settentrionale del Mar di Galilea (lago Gennezaret). Sappiamo che i discepoli
erano in barca senza Gesù, perché era da solo sul monte, ma non sappiamo perché
Gesù se ne era andato sul monte da solo. Osserviamo lo stesso evento visto da
Marco.
Marco
6:46 Appena l'ebbe congedata, salì sul monte a
pregare.
Ecco il motivo per cui Gesù volle ritirarsi da solo:
per pregare. La preghiera è un aspetto fondamentale della vita di un credente
cristiano e Gesù lo ha sempre insegnato e dimostrato.
Marco
6:47 Fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed
egli era a terra tutto solo.
Marco
6:48 E, vedendo i discepoli affaticarsi a remare, perché avevano il vento
contrario, verso la quarta vigilia della notte, egli andò verso loro camminando
sul mare, e voleva oltrepassarli.
Fra le 3.00 e le 6.00 del mattino, la quarta vigilia
della notte, Gesù andò in soccorso dei suoi discepoli in balia delle onde e
del vento, camminando sulle acque di un mare che non era neppure calmo, ma molto
agitato. Camminare sulle acque è stato un evento supernaturale, dato dal suo
credere convinto e dalla continua comunione col Padre che poteva così dargli
sempre rivelazione. Gesù voleva aiutare i suoi discepoli a tutti i costi.
Marco
6:49 Ma essi, vedendolo camminare sul mare, pensavano
che fosse un fantasma e si misero a gridare,
Marco
6:50 perché lo avevano visto tutti e si erano spaventati, ma egli subito
parlò loro e disse: «Fatevi animo, sono io, non temete!».
I
discepoli erano in difficoltà e stavano limitando il potere di Dio lasciandosi
coinvolgere totalmente dai cinque sensi e non riuscendo a vedere la situazione
con lo spirito (2 Timoteo 1:7: Dio infatti non ci ha dato uno
spirito di paura, ma di forza, di amore e di disciplina.) Gesù li rassicurò e
li trasse in salvo.
Matteo
14:28 E Pietro, rispondendogli disse: «Signore, se
sei tu, comandami di venire da te sulle acque».
Matteo
14:29 Egli disse: «Vieni!» E Pietro, sceso dalla barca, camminò sulle
acque, per venire da Gesù.
Gesù non rispose a Pietro: “facciamo un’altra
volta; non è proprio il momento opportuno.” Gesù raccolse subito la
richiesta di chi voleva rafforzare la propria fede con coraggio e senza paura e
lo incoraggiò: vieni! Credere è nostra responsabilità, incoraggiare è
compito della Parola e della Chiesa, di tutti noi, ma ognuno di noi,
singolarmente, può credere per manifestare il potere di Dio nella propria vita.
Matteo
14:30 Ma, vedendo il vento forte, ebbe paura e,
cominciando ad affondare, gridò dicendo: «Signore, salvami!».
Matteo
14:31 E subito Gesù stese la mano, lo prese e gli disse: «O uomo di
poca fede, perché hai dubitato?».
Pietro è stato il solo discepolo fra quelli sulla
barca che ha creduto di poter seguire Gesù sulle acque, ma il suo credere durò
poco; non appena la sua mente si posò sulle situazioni materiali attorno a lui,
perse la concentrazione spirituale e l’uomo naturale prese il sopravvento
portandolo alla paura che fa dubitare anziché credere.
Matteo
14:32 Poi, quando salirono in barca, il vento si
acquetò.
Matteo
14:33 Allora quelli che erano nella barca vennero e l'adorarono,
dicendo: «Veramente tu sei il Figlio di Dio!».
Tutti i discepoli si resero conto che non era un
fantasma, ma veramente il Figlio di Dio. La pace e la quiete prevalsero sulle
paure e le intemperie.
Giovanni
6:21 Essi dunque volentieri lo ricevettero nella
barca, e subito la barca approdò là dove essi erano diretti.
Gesù trasse in salvo i suoi discepoli insegnando
loro quanto fosse necessario mantenersi fermi nella fede, credendo e confidando
continuamente in Dio. Gesù dimostrò
con le proprie azioni, lo insegnò agendo e con poche parole. Infine Gesù li
fece approdare proprio nel luogo dove erano diretti e non sulla prima spiaggia
più vicina.
Noi possiamo camminare sulle orme di Gesù Cristo;
dobbiamo restare concentrati sulla Parola: preghiera, studio e comunione; così
facendo raccoglieremo sempre tanti frutti in ogni categoria delle nostre vite.