The Way International

Disciples of the lord Jesus ChristTM

 

Un Giorno alla Volta: Non Siate in Ansietà per Cosa Alcuna

di Debra Olthouse (dalla rivista The Way Magazine di maggio/giugno 2010)

Traduzione di Rosa

Mi ricordo la prima volta che ho letto il modulo di adesione al corso fondamentale di ricerca Biblica offerto dal nostro ministero. Uno dei benefici del corso che mi saltò agli occhi più degli altri era che potevo imparare come superare il dubbio, la preoccupazione e la paura. Come giovane studentessa universitaria, avevo molte domande sulla vita. Malgrado stessi frequentando una delle migliori scuole d’arte degli Stati Uniti, ero incerta riguardo al mio futuro e ancora più incerta su come sarei arrivata a quel punto. Ero ansiosa riguardo a tutto e non sapevo come cambiare il mio atteggiamento. Il Ministero della Via mi mostrò come fare.

Mi iscrissi al corso quella stessa sera. Sessione dopo sessione imparai le chiavi e le specifiche scritture che mi aiutarono a sostituire la paura e le preoccupazioni con il credere positivo e con la fiducia in Dio. Avevo imparato come superare l’ansietà che avevo su molte cose della vita. Malgrado stessi maturando nella Parola di Dio, presto lasciai che le pressioni mentali avessero la meglio e di nuovo mi sentii sopraffatta dalle preoccupazioni riguardo al passato e dalle ansie riguardo al futuro. Continuando, però, a crescere, mi resi conto che le chiavi e le scritture che erano insegnate nel Corso Fondamentale sarebbero state il fondamento per imparare a costruire sulla mia intera vita.  Un giorno per volta potevo scegliere di non essere in ansietà per cosa alcuna.

Dio non ci ha chiamati a una vita piena di ansietà e a essere sopraffatti da cose da fare.  Egli ci ha chiamati a vivere una vita più che abbondante (Giovanni 10:10). La volontà di Dio è che noi viviamo tutti i giorni rallegrandoci per tutto quello che ha fatto per noi.

Salmi 118:24:

Questo è il giorno che l'Eterno ha fatto; rallegriamoci ed esultiamo in esso.

 

Dio ci ha dato la vita affinché potessimo gioire ed essere contenti ogni giorno. Salmi 68:19 ci dichiara che ci carica i Suoi benefici quotidianamente. Come possiamo, quindi, gioire e godere dei benefici di Dio ogni giorno, mentre ci occupiamo degli eventi  della vita che ci presentano sfide e preoccupazioni? Nel Libro dei Filippesi, Dio ci fornisce un pacchetto di verità per mostrarci i passi da compiere per sconfiggere l’ansietà e per reclamare la pace che Egli promette.

Filippesi 4:6 e 7:

Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento.

E la pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.

 

Dio qui ci dichiara di non essere in ansietà. Il libro di E. W. Bullinger, Critical Lexicon and Concordance to the English and Greek New Testament (Lessico Critico e Concordanza all’inglese e al greco del Nuovo Testamento) definisce la parola greca μεριμνω (merimnaô), essere in ansietà come “avere attenzioni ansiose o che turbano”. Letteralmente “non riempitevi d’ansie per nessun motivo”. Per nulla! Non dobbiamo essere ansiosi riguardo al passato, al presente o al futuro.

Dale Carnegie scrisse il best-seller How to Stop Worrying and Start Living (Come Smettere di Preoccuparsi e Iniziare a Vivere), perché si rese conto che uno dei più grossi problemi che le donne e gli uomini si trovavano davanti era la preoccupazione. Il primissimo capitolo è dedicato proprio al vivere in “scomparti ristretti a un giorno”: spegnere sia il passato sia il futuro e vivere l’oggi. Dice che il miglior modo per prepararsi al domani è di concentrarsi a fare del nostro meglio oggi, una cosa alla volta. Dobbiamo pensare al domani con una pianificazione e una programmazione attenta, ma senza ansietà. Carnegie scrisse: “Quindi cerchiamo di essere contenti di vivere l’unico momento che possiamo possibilmente vivere: da adesso fino al momento di dormire.”

Vi è un episodio nel Vangelo di Luca in cui Gesù Cristo visita la casa di Maria e Marta. Maria sedeva ai piedi di Gesù ad ascoltarlo mentre insegnava la Parola di Dio, ma sua sorella Marta era “affaccendata” il che vuol dire super occupata di attenzioni e faccende. In Luca 10:41, Gesù dice a Marta: “Tu ti preoccupi [sei in ansia] e ti inquieti per molte cose”. Le parole “tu … ti inquieti” significano “essere in disordine, essere confusi o ammassati, come avere la mente piena di preoccupazioni”.

Ti sei mai trovato in una situazione dove vi è tanta attività e disordine attorno che hai difficoltà a concentrarti sulla persona con la quale ti trovi a parlare? Ciò può anche accadere con i tuoi pensieri. Quando vi sono tante cose che ci attraversano la mente, può essere difficile concentrarsi chiaramente a pensare a quello che dovremmo pensare. Marta andò da Gesù per trovare aiuto, e lui l’ha aiutata amorevolmente a ridirigere i suoi pensieri. La mente di Marta era così ammassata di tutte le cose che doveva fare che si era distratta da ciò che era più importante – il Figlio di Dio che insegnava la Parola di Dio.

Essere ansiosi per cosa alcuna è anche l’oggetto in una sezione di Matteo 6. L’idea di essere con ansietà (o di non esserlo) si trova sei volte in Matteo 6:25-34; ogni volta è usata una forma della parola greca μεριμνω (merimnaô) tradotta “ansietà” in Filippesi 4:6. Questa ansietà è ciò che divide e distrae la mente; è l’essere pieni di ansietà o di preoccupazioni. Osserviamo questi sei eventi in questa meravigliosa sezione delle scritture che enfatizza l’amorevole attenzione di Dio e ci ricorda che non dobbiamo essere in ansia per cosa alcuna.

Matteo 6:25 e 26:

Perciò io vi dico: Non siate con ansietà solleciti per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di che vi vestirete. La vita non vale più del cibo e il corpo più del vestito?

Osservate gli uccelli del cielo: essi non seminano, non mietono e non raccolgono in granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro?

 

Un giorno, d’inverno, mi trovavo seduta in macchina allo sportello esterno della banca. Quella mattina la temperatura era calata ad un livello record di oltre dieci gradi centigradi sotto zero. Non faceva così freddo da almeno novantatré anni! Il finestrino della mia macchina era congelato, quindi non potevo aprirlo per dare all’impiegata il mio deposito. Malvolentieri aprii lo sportello, tirai fuori la mano con il guanto, e velocemente lasciai il mio deposito dentro la fessura della cassa.

Mentre aspettavo, con il calorifero acceso e con la sciarpa avvolta due volte attorno al collo, mi accorsi che sul vicino prato innevato, vi erano due uccellini che volavano dentro e fuori da una casetta di legno. Immediatamente mi venne in mente Matteo 6:26. Questi uccellini non avevano né guanti né sciarpa e nessun calorifero per riscaldarli. Probabilmente pesavano appena quanto il mio deposito, ma si divertivano godendosi una colazione invernale con quella temperatura sotto zero! Dio si prende cura degli uccelli del cielo – certamente si prenderà cura anche di noi, i Suoi figli.

Matteo 6:27:

E chi di voi, con la sua sollecitudine [merimnaô = ansietà], può aggiungere alla sua statura un sol cubito?

 

Gesù chiedeva alla gente: “Può qualcuno di voi diventare più alto essendo ansioso?”. Non penso che si aspettasse che qualcuno gli dicesse di sì. Certamente la risposta è no! L’ansietà aggiunge distrazioni alla nostra mente, e non certo altezza alla nostra statura! Non dobbiamo essere ansiosi per cosa alcuna, incluso quelle cose che sono fuori dal nostro controllo.

Matteo 6:28-33:

Perché siete in ansietà intorno al vestire? Considerate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano;

eppure io vi dico, che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro.

Ora se Dio riveste in questa maniera l'erba dei campi, che oggi è e domani è gettata nel forno, quanto più vestirà voi, o uomini di poca fede?

Non siate dunque in ansietà, dicendo: "Che mangeremo, o che berremo, o di che ci vestiremo?".

Poiché sono i gentili quelli che cercano tutte queste cose; il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose.

Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte.

 

Dobbiamo cercare Dio per primo. Facciamo della Sua Parola, che è la Sua volontà, il nostro criterio di pensiero e di azione. Così facendo il nostro credere cresce. Da Ebrei 11:6 sappiamo di piacere a Dio per il nostro credere e che Egli è il remuneratore di quelli che lo cercano diligentemente. Quando la Sua volontà diventa la nostra priorità, tutto ciò di cui abbiamo bisogno ci sarà sopraggiunto. Dio enfatizza la Sua sufficienza anche in un’altra maniera qui in Matteo 6:32 e 33: “Poiché sono i gentili quelli che cercano tutte queste cose; il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose. Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte”.

 

La frase “tutte queste cose” è usata tre volte in questi due versi. Dio promette di prendersi cura di “tutte queste cose” e di adempiere ai desideri del nostro cuore quando ricerchiamo Lui per primo.

Matteo 6:34:

Non siate dunque in ansietà del domani, perché il domani si prenderà cura [merimnaô = ansietà] per conto suo. Basta a ciascun giorno il suo affanno».

 

Il Greek-English Lexicon of the New Testament (il Lessico Greco - Inglese del Nuovo Testamento) di Thayer traduce quest’ultima parte del verso: “Lascia che i guai del giorno presente bastino per un uomo, e che faccia in modo da non accrescere avventatamente le preoccupazioni dei giorni a venire”. Veramente c’è abbastanza di cui preoccuparsi oggi senza bisogno di aggiungere le ansie e le preoccupazioni del domani. Invece di essere ansiosi del domani, possiamo camminare con amore e dedizione per Lui oggi, e il domani si prenderà cura di se stesso. “ Questo è il giorno che l'Eterno ha fatto ….”. Attimo dopo attimo, ci convinciamo completamente di quanto Dio sia fedele alla Sua Parola. Rimpiazziamo l’ansietà con la vita più che abbondante un giorno alla volta.

La Parola di Dio rende molto chiara la Sua volontà. Non dobbiamo distrarci o essere ansiosi per qualsiasi cosa. Filippesi 4:6 dice: “non siate in ansietà per cosa alcuna ….”. Dio si ferma solo qui? Ci lascia in sospeso senza una soluzione? No! Dio è il Maestro delle soluzioni! Proprio come farebbe un padre amorevole con i propri figli, Dio, il nostro Padre Celeste, ci aiuta a ridirigere i nostri pensieri dall’essere ansiosi a cosa possiamo fare riguardo alla situazione. Questo è ciò che Egli fa nella frase successiva in Filippesi 4:6: “... ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento”.

Qui la parola “ma” indica un contrasto o un’opposizione a ciò che precede. Ciò che segue dopo quel “ma” direttamente si oppone all’essere ansiosi – questa è la nostra soluzione!

La prima parte della soluzione è la “preghiera”. Questa preghiera è rivolta a Dio e delinea il potere di Colui a Cui ci rivolgiamo. La parola greca per “supplica” denota la preghiera con un’ulteriore enfasi: è un’espressione dei nostri desideri e bisogni specifici. La chiave per la preghiera e la supplica è di essere specifici. Apriamo i nostri cuori e rendiamo noti i nostri bisogni e desideri a Colui Che ha il potere di supplirli. Egli è la nostra sufficienza (Filippesi 4:19), ed Egli desidera di prendersi cura di noi. È come se Dio ci stesse dicendo: “Figlioletti, quando cominciate a sentirvi ansiosi, venite da me piuttosto, ed Io mi prenderò cura di voi!”. Piuttosto che essere ansiosi, possiamo pregare in dettaglio con grande fede, usando sia la preghiera con intendimento sia la preghiera in spirito.

Efesini 6:18 [traduzione ampliata secondo l’uso Biblico]:

Nelle vostre meditazioni personali, credete e pregate in lingue continuamente per specifici obiettivi di necessità; e pregando nello spirito, state all’erta, siate attenti, continuamente ed incessantemente, per specifici obiettivi di necessità per voi stessi finché li otteniate. Fate così anche a favore di tutti i santi.

 

Più ci rivolgiamo a Dio in preghiera, più riusciamo a credere che si prenderà cura di noi e di coloro che amiamo. Il Signore Gesù Cristo fece della preghiera una priorità durante il suo cammino con il suo Padre Celeste. Iniziava la sua giornata in preghiera a Dio (Marco 1:35), la quale lo avrebbe preparato ad affrontare le sfide della giornata. Il rivolgersi a Dio in preghiera lo aiutava a compiere la volontà di Dio. E Gesù Cristo è il nostro esempio.

 

Pregando e dichiarando le nostre petizioni specifiche a Dio, lo facciamo con ringraziamento. La gratitudine è una chiave vitale della vita. Mantenere fresca la Parola nelle nostre menti ci aiuta a ricordare le benedizioni di Dio e le realizzazioni di Suo Figlio Gesù Cristo. Noi decidiamo oggi di vivere con un cuore colmo di gioia per il nostro Dio. Salmi 118:24 ci dichiara: “Questo è il giorno che l'Eterno ha fatto; rallegriamoci ed esultiamo in esso”.  Salmi 118, inoltre, inizia e finisce con la gratitudine per la bontà di Dio.

 

Salmi 118:1 e 29:

Celebrate l'Eterno perché egli è buono, perché la sua benignità dura in eterno.

Celebrate l'Eterno, perché egli è buono, perché la sua benignità dura in eterno.

 

L’intero Salmo, veramente, è pieno di lodi a Dio e di gratitudine per la vittoria che porta. Abbiamo tanto di cui essere grati ogni giorno. Dio è Colui Che ha il potere di esaudire le nostre preghiere e di soddisfare ogni nostro bisogno secondo La Sua Parola. Noi innalziamo le nostre preghiere al nostro Padre Celeste e gettiamo su di Lui le nostre sollecitudini.

 

I Pietro 5:7:

Gettando su di lui ogni vostra sollecitudine [μέριμνα (merimna) preoccupazione, ansia], perché egli ha cura di voi.

 

Dio vuole che gettiamo, o buttiamo, tutte le nostre sollecitudini, le nostre preoccupazioni ansiose e i nostri problemi, su di Lui. Nel greco, la parola sollecitudine è il sostantivo della forma verbale “stare attento” (essere in ansietà) che si trova in Filippesi 4:6. Dio sa che avremo preoccupazioni e affanni nella vita, ed Egli può aiutarci quando siamo tentati di essere ansiosi nei momenti sfidanti. Egli si prende cura di noi perché siamo l’oggetto della Sua amorevole attenzione e previdenza.

 

Gesù Cristo ha gettato le sue preoccupazioni su suo Padre. Quando si ritrovò a faccia a faccia con l’imminente realtà di dare la propria vita sulla croce, Gesù si allontanò da quelli che gli stavano attorno e aprì il suo cuore al Padre in preghiera. Matteo 26:38 dichiara che Gesù era “profondamente triste”. Aprendo il suo cuore in preghiera e gettando le sue preoccupazioni su Dio, è stato, in seguito, in grado di portare a compimento l’immensa responsabilità che gli stava davanti. Dio si prese cura di Suo figlio in quella situazione molto austera. Certamente Egli può occuparsi di te e di me quando apriamo i nostri cuori a Lui.

 

Invece di essere ansiosi, innalziamo le nostre preghiere e gettiamo le nostre preoccupazioni su di Lui Che è capace di soddisfare ogni nostro bisogno. Ogni giorno, ricerchiamo Lui per primo e viviamo con gratitudine per tutto ciò che Dio e Suo Figlio, Gesù Cristo, hanno fatto per noi.

 

     Ecco la parte successiva della soluzione di Dio in Filippesi 4:6:

… le vostre richieste siano rese note a Dio.

 

Noi diciamo a Dio ciò che stiamo cercando perché Egli è la nostra fonte di approvvigionamento. Costruiamo la nostra fidanza e fiducia in Lui mentre ci rivolgiamo fedelmente alla Sua Parola e reclamiamo le promesse in essa contenute. Il confidare in Dio comincia col credere nella Sua Parola.

 

 

Proverbi 3:5 e 6:

Confida nell'Eterno con tutto il tuo cuore e non appoggiarti sul tuo intendimento;

riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli raddrizzerà i tuoi sentieri.

 

Confidiamo nel Signore lassù nonostante quello che i nostri pensieri possano a volte dirci. Nel riconoscere Dio e la Sua Parola nelle nostre vite quotidiane, Egli si assicurerà che la nostra via sia libera in modo che possiamo camminare per Lui. Il nostro Presidente Fondatore, il Dott. Victor Paul Wierwille, lo spiegò in questo modo: “Il cammino è una realtà giorno per giorno; facendo oggi la tua parte per Dio, Dio ti aprirà la via da seguire”.

 

Abrahamo ha confidato in Dio anche quando le sue circostanze sembravano impossibili da superare. Genesi 18:11 ci dichiara che “… Abrahamo e Sara erano vecchi, di età avanzata e Sara non aveva più i ricorsi ordinari delle donne”. Sara non era più in età per concepire figli. Avendo promesso loro un figlio, Dio chiese loro in verso 14: “Vi è forse qualcosa che sia troppo difficile per l'Eterno?”. Abrahamo e Sara ovviamente credevano che così non fosse, perché in Genesi 21 apprendiamo che nacque il loro figlio, Isacco.

 

Romani 4:20 – 21:

Neppure [Abrahamo] dubitò per incredulità riguardo alla promessa di Dio, ma fu fortificato nella fede [credenza] e diede gloria a Dio,

pienamente convinto che ciò che egli aveva promesso era anche potente da farlo.

 

Anche noi dobbiamo credere che ciò che Dio ci ha promesso, non solo è in grado di adempierlo ma lo vuole anche adempiere. Allora cosa possiamo aspettarci quando siamo ansiosi per nulla, e innalziamo le nostre preghiere e facciamo sapere le nostre richieste specifiche a Dio con ringraziamento, come dichiarato in Filippesi 4:6? Proprio il verso successivo ci mostra che possiamo aspettarci di avere la pace di Dio.

 

Filippesi 4:7:

E la pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza [intendimento], custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.

 

La pace di Dio va oltre l’intendimento. Proverbi 3:5 ci istruisce a non appoggiarci sul nostro intendimento. La parola greca per “intelligenza” in Filippesi 4:7 significa la mente, l’organo delle percezioni mentali. La pace di Dio va oltre a ciò che la mente può comprendere. Questa pace di Dio nelle nostre menti ci rende capaci di essere liberi da tutte le ansietà e preoccupazioni, e deriva dal riconoscere che Dio conosce perfettamente il futuro. Questa pace, per certo, preserverà o sorveglierà i nostri cuori e le nostre menti. Aiuterà a evitare che l’ansietà spinga fuori la verità, in modo che possiamo pensare a ciò che dice la Parola, e che possiamo reclamare ciò che è nostro in Cristo Gesù. Isaia 26:3 dichiara che Dio ci manterrà in “pace perfetta” quando le nostre menti sono ferme o fisse su Dio, perché noi confidiamo in Lui. Potrebbe non esserci garantita la pace nel mondo, ma Dio promette la Sua pace quando confidiamo in Lui!

 

Non abbiamo bisogno di vivere con preoccupazioni e paure, con ansietà della vita. Dio è il nostro Padre, e ciò che Egli promette nella Sua Parola, può e vuole compierlo. Possiamo vivere un giorno alla volta con fiducia, credendo in Dio e confidando nella Sua Parola. Dio ci custodisce con la Sua pace mentre manteniamo i nostri pensieri nella Sua Parola.

 

Colossesi 3:15:

E la pace di Dio, alla quale siete stati chiamati in un sol corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti.

 

Dobbiamo consentire alla pace di Dio di regnare nei nostri cuori. La parola greca “regni” vuol dire arbitrare. Negli sport, l’arbitro svolge un ruolo importante. Egli osserva la competizione molto attentamente per assicurarsi che le regole del gioco siano osservate secondo il regolamento. Esprime i giudizi – egli è l’autorità ultima, che decide ciò che è permesso e ciò che non è permesso. La pace di Dio fa tutto questo per i nostri pensieri. Ci aiuta a valutare se i nostri pensieri sono o non sono entro i confini della Parola di Dio, il Suo “regolamento”. Vogliamo vincere la competizione spirituale, e la pace di Dio ci aiuta a riuscirci.

 

Filippesi 4:6 e 7 [The Amplified Bible – traduzione della versione inglese della Bibbia Ampliata]:

Non affliggetevi né siate ansiosi per cosa alcuna, ma in ogni situazione e in ogni cosa, tramite preghiera e petizione (richieste precise), con ringraziamento, continuate a far conoscere le vostre richieste a Dio.

E la pace di Dio [sarà vostra, quello stato tranquillo di un’anima assicurata dalla sua salvezza attraverso Cristo, e quindi non temendo nulla da Dio ed essendo appagati dalla sua parte terrena di qualsiasi sorta sia, quella pace] che oltrepassa ogni comprensione, presidierà e monterà la guardia sui vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.

 

Che promesse magnifiche! Potrebbero anche esserci delle sfide nella vita, ma con la Parola di Dio nei nostri cuori e nelle nostre menti, siamo vittoriosi. Noi reclamiamo con gioia le benedizioni che Dio ci promette ogni giorno. Non siamo in ansietà per cosa alcuna, ma innalziamo invece di vero cuore le nostre preghiere e le nostre richieste specifiche a Dio con ringraziamento. La pace di Dio, quindi, preserverà e proteggerà i nostri cuori in modo che possiamo credere e camminare in questa vita con piena fiducia.

  

Il beneficio, del Corso Fondamentale, del superamento del dubbio, della preoccupazione e della paura, continua ancora a fornirmi la sua promessa oltre trentacinque anni dopo. Sono grata a Dio per la Sua magnifica Parola e per il Ministero della Via che ci insegna come fare nostra la Parola di Dio. Possiamo superare la preoccupazione e la paura e non essere in ansietà per cosa alcuna – un giorno alla volta.

    

 

© 2010 by The Way International™.  Tutti I diritti riservati.  Terms and Conditions.

The Way International, The Way, La Voie, El Camino, La Via, La Via d’Italia, The Way of Abundance and Power, The Way Magazine, Disciples of the Way Outreach Program,
and The Way Corps are registered trademarks of The Way International in the United States and other countries.