Servire la Parola
Che Conosciamo e Viviamo

Come figli di Dio, i credenti nati di nuovo hanno la capacità di servire i propri compagni. Ciò che possono servire è una conoscenza di Dio attraverso la Sua Parola, che conoscono e vivono, una conoscenza della Parola della Vita. 

1 Giovanni 1:1,3:
Quel che era dal principio, quel che abbiamo udito, quel che abbiamo visto con i nostri occhi, quel che abbiamo contemplato e che le nostre mani hanno toccato della Parola della vita,
quello che abbiamo visto e udito, noi ve lo annunziamo, affinché anche voi abbiate comunione con noi; e la nostra comunione è col Padre e col suo Figlio, Gesù Cristo.

Udire, vedere, e toccare sono nel regno dei cinque sensi. Dio e la Sua Parola della Vita possono essere resi noti attraverso i cinque sensi. Nel momento che i credenti leggono, studiano, vivono e condividono le Scritture, essi stanno dichiarando la Parola della Vita ai propri compagni. I discepoli del signore Gesù Cristo fecero proprio questo nei primi giorni della Chiesa Cristiana. Un esempio a cui possiamo guardare è l'Apostolo Paolo.

Paolo studiava la Parola di Dio e la serviva agli altri. Paola aveva studiato le Scritture dell'Antico Testamento come programma del suo addestramento in qualità di ebreo e fariseo. Dopo essere nato di nuovo, cominciò a predicare ed insegnare la Parola in merito a Gesù Cristo, la Parola vivente, l'adempimento di quelle Scritture dell'Antico Testamento. 

Atti 9:20:
E subito si mise a predicare il Cristo nelle sinagoghe, proclamando che egli è il Figlio di Dio.

In Atti 14, Paolo e Barnaba andarono a Iconio, una città dell'Asia Minore. Vissero lì e coraggiosamente proclamavano la Parola che conoscevano e vivevano, la Parola della Grazia; come risultato le persone erano salvate e liberate miracolosamente.

Atti 14:3:
Essi [Paolo e Barnaba] dunque rimasero molto tempo, parlando francamente nel Signore, il quale rendeva testimonianza alla parola della sua grazia, concedendo che segni e prodigi si operassero per mano loro.

In Atti 17, Paolo e Sila andarono a Berea dove entrarono in una sinagoga dei giudei e predicarono la Parola. Qui i giudei vollero far propria la Parola, quindi ricercarono le Scritture quotidianamente per provare a loro stessi le cose che Paolo e Sila avevano insegnato.

Atti 17:11,12:
Or costoro [giudei] erano di sentimenti più nobili di quelli [giudei] di Tessalonica e ricevettero la parola con tutta prontezza, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se queste cose stavano così.
Così molti di loro credettero ....

Per la loro prontezza di mente e per il loro lavoro delle Scritture, molti credettero. A Berea venne pure Timoteo, e quando Paolo partì, Timoteo e Sila rimasero lì per benedire i credenti.

Atti 17:14:
Allora i fratelli fecero subito partire Paolo in direzione del mare; ma Sila e Timoteo rimasero là.

Timoteo e Sila avrebbero visto di prima mano quanto fossero dedicati i cittadini di Berea. Questo avrebbe riaffermato la loro fede nel valore dell'opera della Parola di Dio quotidianamente.

Anni dopo, quando l'Apostolo Paolo scrisse a Timoteo, lo stava ancora incoraggiando a far propria la Parola e servirla ad altri. Il fondamento su cui ogni credente faccia propria la Parola di Dio per viverla, è leggerla. Paola esortava Timoteo a prendere il tempo per leggere la Parola e darsi interamente ad essa. Solo allora avrebbe potuto proclamarla coraggiosamente e portare la guarigione ad altri.

1 Timoteo 4:13,15,16:
Applicati alla lettura, all'esortazione e all'insegnamento, finché io venga.
Adoperati per queste cose e dedicati ad esse interamente, affinché il tuo progresso sia manifesto a tutti.
Abbi cura di te stesso e dell'insegnamento, persevera in queste cose perché, facendo così, salverai [guarirai] te stesso e coloro che ti ascoltano.

Paolo pure esortava Timoteo a studiare e lavorare questa Parola per se stesso, la Parola della Verità.

2 Timoteo 2:15:
Studiati di presentare te stesso approvato davanti a Dio, operaio che non ha da vergognarsi, che esponga rettamente la parola della verità.

Studiare la Parola di Dio della Vita, della Grazia, e della Verità equipaggerà completamente qualsiasi credente per comunicare appropriatamente ai propri compagni.

2 Timoteo 3:16,17:
Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia,
affinché l'uomo di Dio sia completo, pienamente fornito [completamente equipaggiato] per ogni buona opera.

Studiare abilita i credenti a conoscere e vivere la Parola e ad essere quindi pronti a condividere la verità in qualsiasi momento.

2 Timoteo 4:2:
Predica la parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi, rimprovera, esorta con ogni pazienza e dottrina.

1 Tessalonicesi 2:4:
Ma, come siamo stati approvati da Dio da esserci affidato l'evangelo, così parliamo non in modo da piacere agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori.

Proprio come ha fatto per Paolo e Timoteo, Dio ha affidato la Sua Parola ai credenti di oggi per studiarla e farla propria. Una volta che la gente comprende la Parola di Dio, può metterla in pratica e condividerla con altri, parlando coraggiosamente la Parola che conosce, servendola ad altri con un cuore d'amore.

Servire la Parola della Vita, la Parola della Sua Grazia, la Parola della Verità, ad altri è un servizio. Gli apostoli della prima Chiesa Cristiana sapevano questo:

Atti 6:4:
Ma noi continueremo a dedicarci alla preghiera e al ministero [servizio] della parola.

E anche noi possiamo servire la Parola, che conosciamo e viviamo, ai nostri compagni, tenendo alta la Parola della Vita.

Filippesi 2:15,16:
... tenendo alta la parola della vita,

affinché nel giorno di Cristo abbia di che gloriarmi, per non aver corso invano né invano faticato.

 

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