Più che un semplice
evento da celebrare una volta l'anno, il ringraziamento è uno
stile di vita. Potremmo chiamarlo, anziché "giorno del
ringraziamento", "vita di ringraziamento". Quando siamo fedeli
nel rendere a Dio i nostri ringraziamenti, allora ricordiamo
regolarmente a noi stessi che Egli è la nostra Sorgente di
potere e rifornimento. Avere un'attitudine di gratitudine verso
il nostro Padre celeste per tutto quello che rende disponibile
ai Suoi figli, accresce notevolmente l'abilità a dare tutti noi
stessi al Suo servizio.
In tutta la Parola, quando i credenti
servivano il Signore nelle diverse capacità, riconoscevano
l'importanza d'essere grati a Dio per tutto quello che avevano
ricevuto da Lui.
Da re, Davide stabilì dei preti per
ringraziare e lodare Dio giorno e notte.
1 Cronache 16:4:
Poi stabilì davanti all'arca dell'Eterno alcuni fra
i Leviti a prestare servizio, per far ricordare, per
ringraziare e per lodare l'Eterno, il DIO d'Israele.
1 Cronache 23:30:
Essi dovevano inoltre presentarsi ogni mattina per
celebrare e lodare l'Eterno, e così pure ogni sera.
Più tardi Re Ezechia ripristinò questa pratica.
2 Cronache 31:2:
Ezechia ricostruì le classi dei sacerdoti e dei Leviti, in
base alle loro classi, ognuno secondo il suo servizio, i
sacerdoti e i Leviti per gli olocausti e i sacrifici di
ringraziamento per servire, per ringraziare e per lodare
alle porte degli accampamenti dell'Eterno.
Dopo che Neemia e i costruttori delle mura
ebbero completato il loro grande servizio di ricostruzione delle
mura di Gerusalemme, le dedicarono di nuovo con ringraziamento.
Neemia 12:27,31,40,43:
Alla dedicazione delle mura di Gerusalemme mandarono
a cercare i Leviti da tutti i loro luoghi, per farli venire
a Gerusalemme per celebrare la dedicazione con allegrezza,
con lodi e con canti, cembali, arpe e cetre.
Poi io feci salire sulle mura i capi di Giuda e formai due
grandi cori di lode....
I due cori di lode si fermarono nella casa di DIO; così
feci io, con la metà dei magistrati che erano con
me.
In quel giorno offrirono grandi sacrifici e si
rallegrarono perché DIO li aveva allietati con una grande
gioia. Anche le donne e i fanciulli si rallegrarono; e la
gioia di Gerusalemme si udiva da lontano.
Prima di condividere il significato del sogno
di Nebukadnetsar, Daniele prese prima il tempo per ringraziare
Dio, Che glielo aveva rivelato.
Daniele 2:23:
O Dio dei miei padri, ti ringrazio e ti lodo, perché mi
hai dato sapienza e forza e mi hai fatto conoscere ciò che
ti abbiamo chiesto, facendoci conoscere la cosa richiesta
dal re.
Quando i settanta ritornarono da Gesù
Cristo, dopo il periodo dedicato al servizio di predicazione del
regno di Dio, Gesù ringraziò suo Padre.
Luca 10:21:
In quella stessa ora Gesù giubilò nello spirito e disse:
«Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra,
perché hai nascosto queste cose ai savi e agli intelligenti
e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. Sì, o Padre, perché
così ti è piaciuto.
Quando Gesù ottenne la rivelazione di
risuscitare il suo amico Lazzaro dalla morte, di nuovo ringraziò
suo Padre.
Giovanni 11:41:
Essi dunque tolsero la pietra dal luogo dove
giaceva il morto. Gesù allora alzati in alto gli occhi,
disse: «Padre, ti ringrazio che mi hai esaudito».
L'Apostolo Paolo ringraziava spesso Dio per i credenti fra
cui serviva e ministrava.
Romani 1:8:
Prima di tutto, rendo grazie al mio Dio per mezzo di Gesù
Cristo per tutti voi, perché la vostra fede è pubblicata in
tutto il mondo.
La gratitudine per Dio costruisce un cuore di servizio e
attenzione verso coloro del Corpo di Cristo.
2 Tessalonicesi 1:3:
Noi siamo obbligati a rendere sempre grazie a Dio per voi,
fratelli, come è ben giusto, perché la vostra fede [il
vostro credere] cresce grandemente e l'amore di voi tutti
individualmente abbonda l'un per l'altro.
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