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Quando inizia la vita umana?

Novembre 2011

Ecco la risposta a una domanda che si chiede spesso: “Quando inizia la vita umana?” Una credenza vuole che la vita umana inizi dal suo concepimento, ma secondo la Parola di Dio correttamente esposta, il momento del concepimento è il momento in cui inizia il potenziale della vita umana. Il potenziale della vita umana deve essere logicamente e chiaramente separato dalla vita umana stessa. Al tempo del concepimento, quando uno spermatozoo maschile, su tanti come un mezzo miliardo di possibilità, si unisce con un uovo femminile, non determina ancora la vita umana secondo quanto riferisce la Parola di Dio. Il concepimento è solamente il principio, il potenziale della vita umana. La vita umana, secondo Dio e la Sua Parola, inizia con il primo respiro naturale dopo la nascita del neonato. Quando un essere umano respira in propria autonomia, allora Dio lo etichetta un “essere vivente”o più esattamente “anima vivente”. Ecco quando inizia la vita umana (e si comincia a datarla). Genesi 2:7 dichiara questo concetto chiaramente:

Genesi 2:7:
Allora l'Eterno Dio formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito di vita, e l'uomo divenne un essere vivente.

L’uomo divenne un essere vivente quando Dio soffiò nelle sue narici il respiro della vita. Non lo era prima un “essere vivente”. Un embrione o un feto possono essere considerati “esseri” o “anime”, ma non di certo “esseri viventi” o "anime viventi". Quando un feto prende il suo primo respiro, diventa un essere vivente. Prendiamo in considerazione, quando termina una vita umana? Termina con l’ultimo respiro. Ebbene, quando inizia la vita umana? Con il primo respiro.

La vita dell’anima è nel sangue (Levitico 17:11: “Poiché la vita della carne è nel sangue …”) e si trasmette alla generazione successiva quando lo spermatozoo feconda l’ovulo proprio al tempo della fecondazione. Alla nascita, poi, quando il neonato prende il suo primo respiro, diventa una indipendente anima vivente. Il respiro della vita alla nascita accende una serie di cambiamenti vitali nei sistemi cardiovascolari e polmonari del neonato in modo da sostenere quelle funzioni vitali indipendenti dalla propria madre. L’alito della vita, ovvero il suo respiro, avviene nel momento in cui il neonato respira attraverso le proprie narici o la propria bocca, e non attraverso il collegamento con la madre. Il nascituro non respira in propria autonomia nel grembo della madre e quindi non può ricevere l’alito della vita, che è il fattore determinante per essere etichettato anima vivente, o essere vivente.

Ciò che si sta sviluppando nel grembo materno è la vita come appendice del corpo della madre; sarà un essere vivente una volta nato e con respirazione autonoma. Quando, poi, una persona renderà il suo ultimo respiro, la sua anima se ne andrà, la sua vita sarà finita (Salmi 146:4).

Un altro verso della scrittura che ci aiuta a separare logicamente e chiaramente il potenziale della vita umana dalla vita umana stessa, si trova in Luca 1. Qui è quando l’angelo Gabriele rivela a Maria che sarebbe divenuta la madre di Gesù, il nostro salvatore, per mezzo dello Spirito Santo, che significa Dio. Notate in che modo l’angelo si riferiva al nascituro.

Luca 1:35:
E l'angelo, rispondendo, le disse: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti adombrerà; pertanto il santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio».

Il messaggero di Dio, l’angelo Gabriele, chiamava Gesù Cristo “il santo che nascerà”, dove il è la parola greca τὸ (tὸ) che significa colui che, ed è nella forma del neutro, anziché del maschile. Mentre era ancora nel grembo, Gesù Cristo non era ancora considerato un essere umano, ma un seme, una forma al neutro (traduzione letterale dal greco: “colui che nascerà sarà chiamato santo e Figlio di Dio”).

Quando a Dio, per mezzo della Sua Parola, è permesso di definire i nostri termini, risulta chiaro che il nascituro non è ancora un essere umano, perché “l’alito della vita” non ha avuto ancora inizio.

Quando inizia la vita umana? Con il primo respiro.

 

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