The Way International

Luglio 2011
 

ognuno ne conquista uno

 

Atti 19:10:
E questo durò per due anni, di modo che tutti gli abitanti dell'Asia, Giudei e Greci, udirono la parola del Signore Gesù.

In una generazione i credenti della Chiesa del primo secolo cambiarono l'intero clima spirituale e morale di quella parte del mondo. Raggiunsero questo grande risultato grazie al fatto che ognuno ne conquistava uno. Ogni singolo credente si prendeva la responsabilità di testimoniare la Parola di Dio con franchezza.  Quando colui che riceveva la testimonianza accettava Gesù come signore, i credenti più maturi continuavano a coltivare e guidare il nuovo credente finché fosse abbastanza ben fondato per alzarsi e camminare sulla Parola. Oggi possiamo praticare questo stesso principio di "ognuno ne conquista uno" dando ad ogni persona l'opportunità di venire alla conoscenza della verità ( 1 Timoteo 2:4).

Gesù Cristo è il nostro più grande esempio di chi ha praticato questo principio di "ognuno ne conquista uno".  Ha cercato la gente in giro ed ha raggiunto le singole persone con la Parola di Dio. Gesù si è focalizzato sui bisogni e i desideri della persona. La vera essenza del ministero terreno di Gesù Cristo è stata che, anche quando era circondato dalle folle, ha conquistato le singole persone.

Nel giorno dell'ascensione, Gesù Cristo stabilì lo scopo e la visione che i credenti nati di nuovo nell'Amministrazione della Grazia sarebbero stati testimoni della Parola della Vita del mondo.

Atti 1:8:
Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all'estremità della terra.

Il principio di "ognuno ne conquista uno" può essere facilmente visto in Atti 8, in cui Filippo raggiunse l'eunuco etiope.

Atti 8:26-31,35:
Or un angelo del Signore parlò a Filippo, dicendo: «Alzati e va' verso il mezzogiorno, sulla strada che da Gerusalemme scende a Gaza; essa è deserta».

Egli si alzò e si mise in cammino; ed ecco un uomo Etiope, eunuco, un alto funzionario di Candace, regina degli Etiopi, sovrintendente di tutti i suoi tesori, che era venuto a Gerusalemme per adorare.

Or egli se ne stava ritornando e, seduto sul suo carro, leggeva il profeta Isaia.

E lo Spirito disse a Filippo: «Accostati e raggiungi quel carro!».

Filippo gli corse vicino e, sentendo che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Comprendi ciò che leggi?».

Quegli disse: «E come potrei, se nessuno mi fa da guida?». Poi pregò Filippo di salire e di sedersi accanto a lui.

Allora Filippo prese la parola e, cominciando da questa Scrittura, gli annunziò Gesù.

Qui notiamo un credente dell'Amministrazione della Grazia che raggiunge e istruisce un uomo che è affamato della verità. Filippo gli svela Gesù Cristo con le Scritture, conducendo quest'uomo etiope alla nuova nascita.

Il Libro degli Atti svela anche Paolo che annunciando la Parola e focalizzandosi poi su una persona, lo conduce alla liberazione di Dio. Paolo è mosso dalla stessa energia della convinzione, dallo stesso entusiasmo, dallo stesso amore e dalla stessa credenza nel ministrare a una persona o a un gruppo.

Atti 14:8-10:
Or a Listra c'era un uomo paralizzato ai piedi, che stava sempre seduto e non aveva mai camminato, essendo storpio sin dal grembo di sua madre.

Costui udì parlare Paolo che, fissati gli occhi su di lui, e vedendo che egli aveva fede [credenza] per essere guarito,

disse ad alta voce: «Alzati in piedi». Ed egli saltò su e si mise a camminare.

I credenti di tutti i periodi storici hanno avuto l'opportunità e la responsabilità di testimoniare la Parola di Dio. Come figli di Dio abbiamo ricevuto il potere di Dio, che è insito nel dono dello spirito santo. Siamo quindi abilitati a andare avanti come testimoni, portando la Parola prevalente di Dio "fino all'estremità della terra".

A ogni credente nato di nuovo sono stati dati i diritti di filiazione, uno dei quali è il ministero della riconciliazione. è il diritto di ogni figlio e figlia di Dio di condividere la Parola con gli altri e di riconciliarli al nostro Padre celeste.

2 Corinzi 5:18:
Ora tutte le cose sono da Dio, che ci ha riconciliati a sé per mezzo di Gesù Cristo e ha dato a noi il ministero della riconciliazione.

Nell'utilizzare il nostro ministero della riconciliazione, rappresentiamo il cuore e l'amore di Dio affinché gli altri siano sanati in ogni aspetto. Come rappresentanti di Dio siamo chiamati ambasciatori.

2 Corinzi 5:20:
Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; e noi vi esortiamo per amore di Cristo: Siate riconciliati con Dio.

Amare abbastanza da motivare una persona a rispondere alla Parola di Dio è il punto cruciale della genuina divulgazione Cristiana.

Ognuno di noi può raggiungerne uno. Imbattiamo quel privilegio ogni giorno, sia esso per conquistare qualcuno che non ha mai sentito sia per incoraggiare qualcuno che ha sentito la Parola e ci crede. Potremmo anche raggiungere una persona chiave della comunità o della zona, che potrebbe, a sua volta, conquistarne migliaia.

La Chiesa agli arbori nacque in una società che era proprio così indottrinata e indurita come qualsiasi altra società di ogni tempo, tuttavia in una generazione i credenti del primo secolo cambiarono l'intero clima spirituale e morale di quella parte del mondo. Grazie al loro coraggio e al loro impegno a "ognuno ne conquista uno", moltitudini di uomini e di donne furono aggiunte alla Chiesa. “Così la parola di Dio cresceva potentemente e si affermava.” (Atti 19:20). Oggi ognuno di noi ne raggiunga uno per conquistarlo.

 

 

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