La
Trasfigurazione di Gesù Cristo
In questo evento Gesù Cristo riceve dal Padre gloria e onore per adempire la redenzione per l’umanità. Dio ha dato a Gesù Cristo l’informazione, l’incoraggiamento e la speranza necessaria per fortificarsi e per affrontare quello a cui stava andando incontro. Dio, allo stesso modo ha dato a noi la piena sicurezza per adempire la Sua chiamata nella nostra vita.
In questo insegnamento vedremo:
(1) Gesù Cristo unto come sommo sacerdote per Israele
(2) Cosa ha compiuto per Israele come sommo sacerdote
(3) Come la conoscenza di quello che Gesù Cristo ha compiuto, dà impatto a noi oggi nell’amministrazione della grazia, come membri del corpo unico.
L’evento della Trasfigurazione si trova nei Vangeli di Matteo, Marco e Luca.
Matteo
17:1-9
Marco
9:2-9
Luca
9:28-36
Questo evento accadde nel mese di Tishri (Settembre) nell’anno 27 A.D.
Gesù Cristo aveva compiuto trent’anni il primo di Tishri, e quindi era un adulto per quella cultura, e poteva prendesi altre responsabilità.
Matteo 16:21:
Da quel momento Gesù cominciò a dichiarare ai suoi discepoli che era necessario per lui andare a Gerusalemme e soffrire molte cose da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, essere ucciso e risuscitare il terzo giorno.
Certamente questa informazione pesava su Gesù Cristo e i suoi discepoli.
Circa una settimana dopo che ha dichiarato questa verità, Gesù Cristo è andato su un alto monte e fu trasfigurato.
Matteo
17:1:
Luca 9:28:
Or avvenne che circa otto giorni dopo questi discorsi, egli prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte per pregare.
Circa otto giorni. Luca include il tempo trascorso sul monte.
Luca 9:28 – Per pregare. Ecco come Gesù confronta le pressioni e la pesantezza del cuore. Gesù voleva rimanere solo con il Suo Padre e ricevere risposte.
Luca 9:29:
E mentre egli pregava, l'aspetto del suo volto cambiò e la sua veste divenne candida e sfolgorante.
Candida. È simbolo di purità.
Luca 9:30-31:
Ed ecco, due uomini parlavano con lui; essi erano Mosè ed Elia,
i quali, apparsi in gloria, parlavano della sua dipartita che stava per compiersi a Gerusalemme.
Apparsi in gloria. Apparsi significa visti obiettivamente, era una visione, un’immagine che Dio gli mostrò.
Dipartita – un esodo. Questo includeva la Sua risurrezione. Era un viaggio di liberazione.
Perché Dio ha scelto come via di comunicazione Mosè e Elia come immagini?
Malachia 4:4-5:
«Ricordatevi della legge di Mosè, mio servo, al quale in Horeb ordinai statuti e decreti per tutto Israele.
Ecco, io vi manderò Elia, il profeta, prima che venga il giorno grande e spaventevole dell'Eterno.
Mosè e Elia rappresentavano la legge e i profeti.
Entrambi hanno avuto esperienze meravigliose con il loro Dio sopra la montagna.
Gesù Cristo ha avuto grande incoraggiamento e conforto con la visione ricevuta.
Gesù Cristo riceve gloria e onore nella Sua trasfigurazione, ed è consacrato come il sommo sacerdote per Israele.
Luca 9:32:
Or Pietro e i suoi compagni erano appesantiti dal sonno; ma, quando furono completamente svegli, videro la sua gloria e i due uomini che erano con lui.
Dio ha mostrato la visione anche a loro.
Matteo 17:4:
Pietro allora, prendendo la parola disse a Gesù: «Signore, è bene che noi stiamo qui; se vuoi, faremo qui tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia».
Pietro non sapeva veramente cosa dire, ma la Festa dei Tabernacoli era vicina e quindi ha trasmesso quest’ idea.
Marco 9:5-6:
Pietro allora, prendendo la parola, disse a Gesù: «Maestro, è bene per noi stare qui; facciamo dunque tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia!».
Egli infatti non sapeva che cosa dire, perché erano spaventati.
Egli infatti
non sapeva che cosa dire….
Matteo 17:5:
Mentre egli parlava ancora, ecco una nuvola luminosa li adombrò, e si udì una voce dalla nuvola che diceva: «Questi è il mio amato Figlio, in cui mi sono compiaciuto: ascoltatelo!».
Gesù Cristo
era il profeta che Mosè e i profeti avevano scelto.
Matteo 17:6-7:
E i discepoli, udito ciò, caddero con la faccia a terra e furono presi da gran spavento.
Ma Gesù, accostatosi, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete!».
In questo meraviglioso evento Gesù Cristo continua a ministrare. Voleva che anche loro avessero fiducia in Dio.
Matteo 17:8-9:
Ed essi, alzati gli occhi, non videro alcuno se non Gesù tutto solo.
Poi, mentre scendevano dal monte, Gesù diede loro quest'ordine dicendo: «Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risuscitato dai morti».
…Questa
visione….
Durante la trasfigurazione Dio comunica a Gesù Cristo quello che adempirà attraverso la Sua morte, sepoltura e risurrezione.
Il giorno esatto della trasfigurazione non è menzionata nei Vangeli. Ma sappiamo che accade prima che Gesù andò a Gerusalemme per la Festa dei Tabernacoli che iniziava il 15 di Tishri fino al 22.
Un giorno importantissimo e notevole prima della Festa dei Tabernacoli è il giorno dell’espiazione il 10 di Tishri. In questo giorno e solo in questo giorno, una volta all’anno, il sommo sacerdote entrava da solo nel tempio nel luogo santissimo per purgare le impurità dei sacerdoti e il popolo. Offriva sacrifici per se stesso, per l’altare e per il popolo. Questo era il giorno in cui veniva offerto il sacrificio che portava su di sé tutti i peccati, le trasgressioni e le iniquità dei figli d’Israele. Noi pensiamo che il giorno della trasfigurazione era proprio il 10 di Tishri 27 A.D. E in questo giorno Gesù Cristo era unto da Dio come sommo sacerdote che offriva se stesso quale sacrificio una volta e per sempre per il peccato del popolo.
Vediamo cosa dicono le scritture di Gesù Cristo che serve quale sommo sacerdote per Israele.
Ebrei
5:5-6
Così anche Cristo non si prese da sé la gloria di diventare sommo sacerdote, ma la ricevette da colui che gli disse: «Tu sei mio Figlio, oggi io ti ho generato»,
e altrove dice: «Tu sei sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedek».
Gesù Cristo era della linea di Giuda, ma, secondo la legge, tutti i sacerdoti dovevano essere dalla linea Levitica. Esisteva però un ordine più antico di sacerdoti – l’ordine di Melchisedek – generazioni prima dei Leviti e della legge.
Ebrei 7:1-3:
Infatti questo Melchisedek, re di Salem e sacerdote del Dio Altissimo andò incontro ad Abrahamo, mentre ritornava dalla sconfitta dei re e lo benedisse;
a lui Abrahamo diede anche la decima di ogni cosa. Il suo nome significa innanzitutto "re di giustizia", e poi anche "re di Salem", cioè "re di pace".
Senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine di vita, ma fatto simile al Figlio di Dio egli rimane sacerdote in eterno.
La genealogia o le informazioni personali su Melchisedek non sono documentate. Melchisedek non diventa sacerdote del Dio Altissimo in merito alla sua genealogia o al ceppo sanguigno, ma perché Dio lo ha unto. Questo vale anche per Gesù Cristo.
Ebrei
10:1, 11-12:
La legge infatti, avendo solo l'ombra dei beni futuri e non la realtà stessa delle cose, non può mai rendere perfetti quelli che si accostano a Dio con gli stessi sacrifici che vengono offerti continuamente, anno dopo anno.
E, mentre ogni sacerdote è in piedi ogni giorno ministrando e offrendo spesse volte i medesimi sacrifici, che non possono mai togliere i peccati,
egli invece, dopo aver offerto per sempre un unico sacrificio per i peccati, si è posto a sedere alla destra di Dio.
Ebrei 7:11:
Se
dunque ci fosse stata la perfezione mediante il sacerdozio levitico (perché
sotto quello fu data la legge al popolo), che bisogno c'era
che sorgesse un altro sacerdote secondo l'ordine di Melchisedek, e non designato
invece secondo l'ordine di Aaronne?
Ebrei 8:1-2:
Ora il punto essenziale delle cose che stiamo dicendo è questo: noi abbiamo un sommo sacerdote così grande, che si è posto a sedere alla destra del trono della Maestà nei cieli,
ministro
del santuario e del vero tabernacolo, che ha eretto il Signore e non un uomo.
Ebrei 9:11-12:
Ma Cristo, essendo venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso un tabernacolo più grande e più perfetto non fatto da mano d'uomo, cioè non di questa creazione,
entrò una volta per sempre nel santuario, non con sangue di capri e di vitelli, ma col proprio sangue, avendo acquistato una redenzione eterna.
…Redenzione
eterna.
Anni dopo Pietro per rivelazione scrisse l’evento della trasfigurazione in II Pietro 1:16-18, ma guardiamo anche cosa dichiara il prossimo verso.
II Pietro 1:16-19:
Infatti non vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signor nostro Gesù Cristo, andando dietro a favole abilmente escogitate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà.
Egli ricevette infatti da Dio Padre onore e gloria, quando dalla maestosa gloria gli fu rivolta questa voce: «Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto».
E noi udimmo questa voce recata dal cielo, quando eravamo con lui sul monte santo.
Noi abbiamo anche la parola profetica più certa a cui fate bene a porgere attenzione, come a una lampada che splende in un luogo oscuro, finché spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori.
La parola profetica più certa. Questo significa sia la testimonianza della parola scritta sia il parlare in lingue che è una testimonianza udibile.
Le parole “nei vostri cuori” dovrebbero venire dopo le parole “porgere attenzione”. Il resto del verso è una parentesi. E’ nei nostri cuori che dobbiamo porgere l’attenzione.
I Giovanni 5:9-10:
Se noi accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è ancora più grande, poiché questa è la testimonianza di Dio che egli ha dato circa il suo Figlio.
Chi crede nel Figlio di Dio ha questa testimonianza in sé; chi non crede a Dio, lo ha fatto bugiardo, perché non ha creduto alla testimonianza che Dio ha reso circa suo Figlio.
La testimonianza in sé è parlare in lingue, che è la prova certa che sei un figlio di Dio.
L’incoraggiamento e la speranza che Gesù Cristo ha ricevuto sul monte della trasfigurazione, lo ha aiutato ad eseguire con grande determinazione tutto quello che stava per compiere per la nostra completa redenzione.
Luca 9:51:
Or avvenne che, mentre si stava compiendo il tempo in cui egli doveva essere portato in cielo, egli diresse risolutamente la sua faccia per andare a Gerusalemme.
Compiendo il tempo. Fra la trasfigurazione e l’ascensione.
Diresse risolutamente la sua faccia per andare a Gerusalemme.
Anche noi con risoluzione per quello che Dio ci ha comunicato attraverso la Sua Parola, dirigiamo i nostri passi verso la Sua volontà, nel compiere la Sua visione per la nostra vita.
Durante l’insediamento di Gesù Cristo quale sommo sacerdote per Israele, Dio ha dato un assaggio della gloria e dell'onore al Suo Figlio, che riceverà per la Sua fedeltà di essere non solo il sommo sacerdote per il popolo di Dio, ma anche il perfetto sacrificio di una volta per sempre per redimerlo.
Abbiamo visto che Gesù Cristo era un sacerdote secondo l’ordine di Melchisedek, non per sangue Levitico, ma perché Dio lo ha unto. E finalmente abbiamo visto che abbiamo una parola profetica più certa di quella che Pietro, Giacomo e Giovanni hanno sentito in quel giorno della trasfigurazione, perché abbiamo la parola scritta e la testimonianza in noi, che è parlare in lingue. Proprio come Dio ha dato l’informazione necessaria per rinforzare e preparare Suo Figlio per quello che era davanti a Lui, anche noi siamo assicurati da Dio per eseguire e compiere quello che sta davanti a noi oggi, sapendo che anche noi un giorno saremo trasfigurati attraverso la speranza del ritorno del Suo Figlio Gesù Cristo.
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