Davvero che Egli è il Cristo
Giovanni 7:10:
Dopo che i suoi fratelli furono saliti alla festa, allora anche lui vi salì, non pubblicamente, ma come di nascosto.
– Cos’era questa festa dei Tabernacoli? La parola tabernacolo significa una residenza temporanea. Un tabernacolo era come una tenda o baraccone. Un altro nome per questa festa era la festa dei Baracconi o delle Tende. Questa festa commemora il periodo in cui i figli d’Israele erano nel deserto per quaranta anni, e come Dio li curava e li proteggeva dopo aver lasciato l’Egitto prima di arrivare alla terra promessa. Durante quel periodo il popolo d’Israele viveva nei tabernacoli.
- I sette giorni della festa dei tabernacoli erano un gioioso evento in Israele. Questa festa celebrava l’ultima raccolta dell’anno, alla fine dell’anno agricolo. Non solo i giudei di Gerusalemme frequentavano questa festa ma anche quelli che abitavano in paesi più lontani.
- Un altro aspetto di questa festa è che tutti coloro che partecipavano dovevano, per tutta la sua durata, vivere nelle baracche o tende costruiti da loro stessi.
- La data di questa festa nell’anno 27 A.D. era dal 15 di Tishri, Sabato, al Venerdi il 22 di Tishri.
- L’ottavo giorno, che tecnicamente non faceva parte della Festa, era anche celebrato come un giorno speciale. E si chiamava l’ottavo giorno della festa o il grande giorno della festa.
- Adesso possiamo capire un po’ meglio quello che circondava Gesù Cristo in questo periodo.
Giovanni 7:14:
Ma, verso la metà della festa, Gesù salì al tempio e incominciò a insegnare.
– la metà = il quarto giorno. Sarebbe il 18 di Tishri, Mercoledì.
Giovanni 7:15:
E i Giudei si meravigliavano e dicevano: «Come mai costui sa di lettere, senza aver fatto studi?».
– Meravigliavano = un senso di ammirazione.
- Come mai costui sa di lettere, senza mai aver fatto studi? Per i Giudei c’era solo un modo di poter imparare, quella della teologia. E la Scuola dei Rabbini era l’unica via di poter imparare e conoscere. La gente pensava che i rabbini portassero la conoscenza tramandata dai tempi di Mosè, e quindi tramandata da Dio stesso. Ma qui c’era Gesù che non era stato educato nella Scuola dei Rabbini. Le persone quindi pensavano che non poteva avere le giuste credenziali. Ma Gesù dichiara alla gente da chi deriva la Sua conoscenza e autorità.
Giovanni 7:16:
Gesù
allora rispose loro e disse: «La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha
mandato.
- Da verso 19 a 23 Gesù indirizza l’opposizione.
Giovanni 7:19-21:
Non vi ha Mosè dato la legge? Eppure nessuno di voi mette in pratica la legge. Perché cercate di uccidermi?».
La folla rispose e disse: «Tu hai un demone; chi cerca di ucciderti?».
Gesù replicò e disse loro: «Io ho fatto un'opera e ne siete tutti meravigliati.
- Adesso stabilisce perché la loro logica era sbagliata.
Giovanni
7:22-23
Ora Mosè vi ha dato la circoncisione, (non già che essa provenga da Mosè, ma dai padri); e voi circoncidete un uomo di sabato.
Se un uomo riceve la circoncisione di sabato, affinché la legge di Mosè non sia violata, vi adirate voi contro di me perché ho guarito interamente un uomo di sabato?
- Cos’era la circoncisione? Era il segno di un patto di sangue che Dio ha fatto ad Abrahamo e i suoi discendenti. Questo patto Dio lo ha fatto includere anche a Mosè nella legge scritta. La circoncisione si faceva su un maschio nell’ottavo giorno della sua vita.
- Il sabato era il settimo giorno della settimana, il giorno rispettato come giorno di risposo. Era anche scritto nella legge di Mosè. Doveva essere un giorno santo messo a parte per Dio, un giorno per avere comunione con Dio. Ma quando Cristo era sulla terra la tendenza era di osservare il sabato con varie leggi piuttosto che in spirito. I rabbini avevano paura che questo giorno non sarebbe stato osservato appropriatamente. Quindi aggiungevano delle leggi che nel corso del tempo distruggevano lo scopo della giornata. Tutte queste leggi che i rabbini avevano fatto, per poterle eseguire diventava una giornata più dura della normale giornata settimanale di lavoro.
- Quindi se la circoncisione (che è un opera) accadeva il giorno di sabato, loro ugualmente eseguivano la circoncisione, anche se non avrebbero dovuto eseguire alcuna opera. Queste due leggi di Mosè, il sabato e la circoncisione dovevano portare beneficio per l’individuo e non pesantezza. Concordavano anche i Giudei più ortodossi, che, per il beneficio del bambino, si poteva circoncidere nel giorno di sabato, anche se andava contro le restrizioni del medesimo giorno.
- Quindi in verso 23 Gesù sta dicendo: Se è legittimo per il vantaggio del neonato circonciderlo in giorno di sabato, non sarebbe ugualmente giustificabile per il vantaggio di un uomo adulto guarirlo in giorno di sabato? Gesù Cristo ha usato la loro logica per farli riflettere.
Giovanni 7:24:
Non giudicate secondo l'apparenza, ma giudicate secondo giustizia».
– Giudicate secondo giustizia = giudicate giustamente.
- Noi possiamo insegnare la Parola in questa maniera. Portando la Parola e la sua logica nei nostri cuori attraverso la lettura, lo studio, e nel viverla, possiamo essere insegnanti come Lui, e presentare la Parola in piena logica, indirizzando l’opposizione quando c’è bisogno, e insegnare ad altri come ricevere giusti giudizi.
- Vediamo la risposta della gente
Giovanni
7:25-32:
Allora alcuni di Gerusalemme dicevano: «Non è questi colui che cercano di uccidere?
Eppure, ecco, egli parla liberamente e non gli dicono nulla; hanno i capi riconosciuto davvero che egli è il Cristo?
Ma noi sappiamo di dove sia costui; invece quando il Cristo verrà, nessuno saprà di dove egli sia».
Allora Gesù, insegnando nel tempio, esclamò e disse: «Voi mi conoscete e sapete da dove sono; tuttavia io non sono venuto da me stesso, ma colui che mi ha mandato è verace e voi non lo conoscete.
Io però lo conosco, perché vengo da lui ed è stato lui a mandarmi».
Perciò cercavano di prenderlo, ma nessuno gli mise le mani addosso, perché la sua ora non era ancora venuta.
Ma molti della folla credettero in lui e dicevano: «Il Cristo, quando verrà, farà più segni di quanti ne abbia fatti costui?».
I farisei udirono che la folla sussurrava queste cose a suo riguardo; perciò i farisei e i capi dei sacerdoti mandarono delle guardie per prenderlo.
- La documentazione del 18 di Tishri continua fino a verso 36. Verso 37 inizia con l’ottavo giorno della festa, il 22 di Tishri, che era il Sabato.
-
C’è un altro evento che accadde prima di verso 37. Questo è in Giovanni
7:53-8:11, l’evento della donna adultera. Un manoscritto Greco include
questi versi dopo il verso 36 del capitolo 7, e prima del verso 37. Questo
significa che l’evento della donna presa in adulterio accadde il 19 di Tishri,
Mercoledì.
Giovanni 7:37:
Or nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù si alzò in piedi ed esclamò dicendo: «Se qualcuno ha sete, venga a me e beva.
- …Se
qualcuno ha sete venga a me e beva.
- Siamo nell’ultimo giorno della festa dei tabernacoli. Durante la festa c’erano molti eventi cerimoniali che i sacerdoti effettuavano dentro il tempio. Un evento che accadeva ogni mattina all’alba era di raccogliere l’acqua dalla piscina di Siloe. Ogni mattina per i sette giorni della festa, un sacerdote lasciava l’altare e andava alla piscina di Siloe accompagnato da una processione di persone con tanta musica. Una volta arrivati alla piscina il sacerdote riempiva una brocca dorata con l’acqua. Poi ritornava al tempio ed era accolto con tre suoni di trombe. Poi andava alla parte ovest dell’altare e versava l’acqua dalla brocca dorata in una bacinella d’argento. Questa cerimonia era accompagnata da canzoni, grida della gente, e il suono delle trombe. Tutto questo rappresentava l’acqua che era supplita da Dio ai loro antenati durante i 40 anni nel deserto. Rappresentava anche il dare dello spirito santo che anticipavano alla venuta del Messia.
Giovanni
7:38-39
Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, da dentro di lui sgorgheranno fiumi d'acqua viva».
Or egli disse questo dello Spirito, che avrebbero ricevuto coloro che avrebbero creduto in lui; lo Spirito Santo infatti non era ancora stato dato, perché Gesù non era stato ancora glorificato.
- Gesù Cristo usava parole con quello che coincideva culturalmente.
Giovanni
7:45-46:
Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei, e questi dissero loro: «Perché non l'avete portato?».
Le guardie risposero: «Nessun uomo ha mai parlato come costui».
- Erano così stupefatti di come Gesù Cristo insegnava con quella passione e amore per il Suo Dio, che non avevano il coraggio di arrestarlo.
- Le tecniche di comunicazione che Gesù Cristo utilizzò sono efficaci ancora oggi mentre noi parliamo e insegniamo la Parola di Dio. Noi abbiamo l’autorità di parlare per il Padre. E quando è necessario noi possiamo indirizzare l’opposizione, presentando la Parola con una certa logica per arrivare al cuore delle persone, anche a coloro che originariamente ci opponevano.
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