Giuseppe e Maria – genitori credenti
Genealogia
di Gesù Cristo
Matteo
1:1 Libro della genealogia di Gesù
Cristo, figlio di Davide, figlio di Abrahamo.
Matteo
1:2 Abrahamo1 generò
Isacco2; Isacco generò Giacobbe3; Giacobbe; generò Giuda4
e i suoi fratelli.
Matteo
1:3 Giuda generò Fares5 e
Zara da Tamar; Fares generò Esrom6; Esrom generò Aram7;
Matteo
1:4 Aram generò Aminadab8;
Aminadab generò Naasson9; Naasson generò Salmon10.
Matteo
1:5 Salmon generò Booz11
da Rahab; Booz generò Obed12 da Ruth; Obed generò Iesse13.
Matteo
1:6 Iesse generò il re Davide14;
il re Davide generò Salomone1 da quella che era stata la moglie
di Uria.
Matteo
1:7 Salomone generò Roboamo2;
Roboamo generò Abia3; Abia generò Asa4.
Matteo
1:8 Asa generò Giosafat5;
Giosafat generò Ioram6; Ioram generò Ozia7.
Matteo
1:9 Ozia generò Ioatam8;
Ioatam generò Acaz9; Acaz generò Ezechia10.
Matteo
1:10 Ezechia generò Manasse11;
Manasse generò Amon12; Amon generò Iosia13.
Matteo
1:11 Iosia generò Ieconia14
e i suoi fratelli al tempo della deportazione in Babilonia.
Matteo
1:12 Dopo la deportazione in
Babilonia, Ieconia generò Salatiel1; Salatiel generò Zorobabel2.
Matteo
1:13 Zorobabel generò Abiud3;
Abiud generò Eliakim4; Eliakim generò Azor5.
Matteo
1:14 Azor generò Sadok6;
Sadok generò Achim7; Achim generò Eliud8.
Matteo
1:15 Eliud generò Eleazar9;
Eleazar generò Matthan10; Matthan generò Giacobbe11.
Matteo
1:16 Giacobbe generò Giuseppe12,
il marito di Maria13, dalla quale nacque Gesù14, che è
chiamato Cristo.
Matteo 1:17 Così, tutte le generazioni da Abrahamo fino a Davide sono quattordici generazioni; e da Davide fino alla deportazione in Babilonia, quattordici generazioni; e dalla deportazione in Babilonia fino a Cristo, quattordici generazioni.
Genealogia
di Gesù
Luca
3:23 E Gesù aveva circa trent'anni e
lo si credeva figlio di Giuseppe, figlio di Eli;
Luca
3:24 figlio di Matthat, figlio
di Levi, figlio di Melchi, figlio di Ianna, figlio di
Giuseppe;
Luca
3:25 figlio di Mattathia, figlio
di Amos, figlio di Naum, figlio di Esli, figlio di Naggai;
Luca
3:26 figlio di Maath, figlio
di Mattathia, figlio di Semei, figlio di Giuseppe, figlio
di Giuda;
Luca
3:27 figlio di Ioanna, figlio
di Resa, figlio di Zorobabel, figlio di Salathiel, figlio
di Neri;
Luca
3:28 figlio di Melchi, figlio
di Addi, figlio di Cosam, figlio di Elmodam, figlio di Er;
Luca
3:29 figlio di Iose, figlio
di Eliezer, figlio di Iorim, figlio di Matthat, figlio di
Levi;
Luca
3:30 figlio di Simeone, figlio
di Giuda, figlio di Giuseppe, figlio di Ionan, figlio di
Eliakim;
Luca
3:31 figlio di Melea, figlio
di Mena, figlio di Mattatha, figlio di Natan, figlio di Davide;
Luca
3:32 figlio di Iesse, figlio
di Obed, figlio di Booz, figlio di Salmon, figlio di
Naasson;
Luca
3:33 figlio di Aminadab, figlio
di Aram, figlio di Esrom, figlio di Fares, figlio di Giuda;
Luca
3:34 figlio di Giacobbe,
figlio di Isacco, figlio di
Abrahamo, figlio di Tara, figlio
di Nacor;
Luca
3:35 figlio di Seruk, figlio
di Ragau, figlio di Pelek, figlio di Eber, figlio di Sela;
Luca
3:36 figlio di Cainan, figlio
di Arfacsad, figlio di Sem, figlio di Noè, figlio di Lamek;
Luca
3:37 figlio di Mathusala, figlio
di Enok, figlio di Iared, figlio di Mahalaleel, figlio di
Cainan;
Luca 3:38 figlio di Enos, figlio di Set, figlio di Adamo, di Dio.
Confrontando la genealogia di Matteo con quella di Luca si riscontra una apparente contraddizione: Giuseppe, il padre adottivo di Gesù nonché marito di Maria, è figlio di Giacobbe in Matteo e figlio di Eli in Luca.
Le due genealogie descrivono due
persone completamente diverse. La ricerca si sposta, allora, sulla parola
“marito” riferita a Giuseppe in Matteo 1:16, che è tradotta dal testo greco
"anêr" che significa
“uomo” e che, a seconda del contesto, può anche intendere “marito”.
Il testo aramaico, invece, ci aiuta di più, dove troviamo la parola “gavra” che significa “uomo potente”, in relazione al capofamiglia, al capostipite, al padre. Giuseppe, quindi, in Matteo 1:16 è il "padre" di Maria, non lo sposo.
Questo diverso inserimento di Maria nella genealogia è dovuto al fatto che, nelle Scritture, tutte le genealogie si riferiscono sempre ai figli maschi. Qui è la prima volta che Dio ha voluto indicare la discendenza di una donna, perché voleva mostrare la piena regalità di Suo Figlio Gesù Cristo, che discende dalla Casa Reale di Davide sia da parte di padre sia, soprattutto, da parte di madre. Un altro aspetto importante è che nel testo aramaico in Matteo 1:19, dove troviamo la parola “sposo” (così tradotto dalla stessa parola greca “aner”), c’è la parola “bala”, che significa proprio marito, sposo, completamente diversa dalla precedente parola “gavra”.
Gesù Cristo, il nostro seme promesso in Genesi, è veramente, come profetizzato, il discendente regale di re Davide. Il nostro Messia ha tutte “le carte in regola” come voluto da Dio.
Ma non è tutto.
Matteo ci da un’altra prova dell’attendibilità che si tratta della genealogia da parte di Maria, proprio contando le generazioni come indicato in Matteo 1:17. L’apparente contraddizione è completamente dissipata e l’esattezza matematica e la precisione scientifica della Bibbia è ristabilita.
Adesso, dopo aver visto la
provenienza di Giuseppe e Maria, osserviamo cosa raccontano le Scritture della
fede di questa coppia scelta da Dio per crescere Suo Figlio.
Luca
1:26 Nel sesto mese, l'angelo Gabriele
fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret,
Luca
1:27 ad una vergine fidanzata a un
uomo di nome Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era
Maria.
Luca
1:28 E l'angelo, entrato da lei,
disse: «Salve, o grandemente favorita, il Signore è con te; tu sei
benedetta fra le donne».
Luca
1:29 Ma quando lo vide, ella rimase
turbata alle sue parole, e si domandava cosa potesse significare un tale saluto.
Luca
1:30 E l'angelo le disse: «Non
temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
Luca
1:31 Ed ecco, tu concepirai nel grembo
e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù.
Luca
1:32 Egli sarà grande e sarà
chiamato Figlio dell'Altissimo; e il Signore Dio gli darà il trono di Davide,
suo padre;
Luca
1:33 e regnerà sulla casa di Giacobbe
in eterno, e il suo regno non avrà mai fine».
Luca
1:34 E Maria disse all'angelo: «Come
avverrà questo, poiché io non conosco uomo?».
Luca
1:35 E l'angelo, rispondendo, le
disse: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti
adombrerà, pertanto il santo che nascerà da te sarà chiamato figlio di Dio.
Luca
1:36 Ed ecco Elisabetta, tua parente,
ha anch'ella concepito un figlio nella sua vecchiaia; e questo è il sesto mese
per lei, che era chiamata sterile,
Luca
1:37 poiché nulla è impossibile con
Dio».
Luca
1:38 Allora Maria disse: «Ecco la
serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò
da lei.
Maria, stupita e frastornata dapprima, comprende poi il motivo della richiesta di Dio tramite il Suo messaggero e, senza più esitare, accetta la pesante responsabilità rispondendo “mi sia fatto secondo la tua parola”, dimostrando la sua fede e fiducia in Dio e la sua mansuetudine e umiltà alla Sua volontà. I suoi timori di dover spiegare la sua posizione per giustificarsi secondo la Legge, sono svaniti. Maria è rassicurata che Dio provvederà a proteggerla e a chiarire la sua situazione, e così sarà.
Matteo
1:18 Or la nascita di Gesù Cristo
avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa in matrimonio a
Giuseppe, ma prima che iniziassero a stare insieme, si trovò incinta per
opera dello Spirito Santo.
Matteo
1:19 Allora Giuseppe, suo sposo, che
era uomo giusto e non voleva esporla ad infamia, deliberò di lasciarla
segretamente.
Matteo
1:20 Ma, mentre rifletteva su queste
cose, ecco che un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe,
figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria come tua moglie,
perché ciò che è stato concepito in lei è opera dello Spirito Santo.
Matteo
1:21 Ed ella partorirà un figlio e tu
gli porrai nome Gesù, perché egli salverà il suo popolo dai loro peccati».
Matteo
1:22 Or tutto ciò avvenne affinché
si adempisse quello che era stato detto dal Signore, per mezzo del profeta che
dice:
Matteo
1:23 «Ecco, la vergine sarà incinta
e partorirà un figlio, il quale sarà chiamato Emmanuele che, interpretato,
vuol dire: "Dio con noi"».
Matteo
1:24 E Giuseppe, destatosi dal sonno,
fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie;
Matteo
1:25 ma egli non la conobbe, finché
ella ebbe partorito il suo figlio primogenito, al quale pose nome Gesù.
Giuseppe aveva saputo che Maria era incinta, forse dalla stessa
Maria, ma non voleva farla punire, secondo la Legge (che nei casi di adulterio
prevede la lapidazione), e pensava di lasciarla segretamente, quando un
Messaggero di Dio si presentò. Anche Giuseppe obbedisce, come Maria, alla
volontà di Dio, fiducioso che Dio stesso avrebbe protetto la loro vita,
dimostrando così la sua fede e completa fiducia in Dio, nonostante il mondo non
avrebbe capito.
Questa è veramente una coppia che ha dimostrato grande mansuetudine
e umiltà. La loro fede è forte. Avrebbero potuto rifiutare di credere e
obbedire, e allora avremmo avuto tutta un’altra storia, ma Giuseppe e Maria
restarono insieme per crescere Gesù Cristo secondo la Legge di Dio, adempiendo
così le Scritture, che loro stessi non avrebbero certo immaginato
profetizzavano quanto stesse loro accadendo.
La Bibbia si rivolge anche a noi oggi, ma quanti di noi vogliono
assumersi la responsabilità di rispondere alla volontà di Dio? Abbiamo la
grande opportunità di vivere a modo nostro o di scegliere la protezione di Dio,
di seguire gli interessi del mondo o gli interessi di Dio, di camminare secondo
i gusti degli uomini o camminare sulle orme di Gesù Cristo. Dio vuole aiutarci
e benedirci, lasciamoglielo fare, adempiendo la Sua Parola.