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Sobrietà e l'abuso di droghe e alcool |
Settembre 2015 Sapere cosa dichiara la Parola su determinate
questioni della vita ci aiuta a non essere ignoranti sulle macchinazioni
dell’avversario.
2 Corinzi 2:11: Una delle tante macchinazioni
dell’avversario di tutti i tempi è stata quella di adescare la gente con
le droghe e l’alcool a uso ricreativo. Con la legalizzazione delle
droghe psicotrope (che alterano l’attività mentale), come la marijuana,
sempre più prevalente nei consumi d’oggigiorno, è importante comprendere
il punto di vista di Dio sulla sobrietà e l’abuso di droghe e alcool in
modo da porre attenzione sulla Sua volontà ed evitando che Satana prenda
vantaggio su di noi o su altri a causa di disinformazione. Talvolta le leggi di un Paese aiutano i cittadini a contenersi da
comportamenti scorretti, ma, poiché lo spazio fra ciò che è vero e ciò
che è legale aumenta in qualsiasi Paese, diventa sempre più importante
per quelli di noi, che amano Dio e la Sua Parola, comprendere i netti
confini dei comportamenti corretti e aiutarci a restare fermi sulla
verità. Questo è specialmente necessario quando una cultura diventa più
tollerante rispetto ai comportamenti contrari alla Bibbia. Che cosa dichiara la Parola
in merito
alla sobrietà e all’abuso di droghe e alcool? La sobrietà è la qualità o lo stato dell’essere sobrio, e 1
Tessalonicesi 5 dichiara chiaramente la volontà di Dio per i Suoi figli
sull’essere sobrio.
1 Tessalonicesi 5:5-8:
Perciò non dormiamo come gli altri, ma vegliamo [vigiliamo] e siamo
sobri [νήφω
(nêfô)]. Infatti coloro che dormono, dormono di notte, e
coloro che s'inebriano, s'inebriano di notte.
Ma noi, poiché siamo del giorno, siamo sobri [νήφω
(nêfô)], avendo rivestito la corazza della
fede [credenza] e dell'amore, e preso
per elmo la speranza
della salvezza. Una volta nati di nuovo dallo spirito di
Dio siamo figli della luce e siamo esortati da Dio che ci chiede: “…
camminate dunque come figli di luce” (Efesini 5:8). Non siamo della
notte né delle tenebre; noi siamo figli del giorno e quindi non dobbiamo
dormire come dormono gli altri. Dobbiamo restare svegli, vigili e sobri. La parola greca per “sobri” nei versi 6 e 8 è
nêfô, che oltre al suo
significato di essere sobri ha anche la definizione di essere temperati
(moderati, senza estremismi o eccessi), essere circospetti.
Dio ci sta dicendo che siamo figli Suoi. Siamo figli della luce,
figli del giorno, e i nostri comportamenti di conseguenza devono essere
quelli di restare svegli e sobri, indossando la corazza del credere e
dell’amore, e per elmo la speranza della salvezza. 1 Pietro 5 ci spiega
il perché.
1 Pietro 5:8: Dio ci chiede di essere sobri e vigili,
perché il nostro avversario, il diavolo, va attorno alla ricerca di chi
possa divorare. Siamo in una competizione spirituale contro un
oppositore formidabile, e per sconfiggere il nostro avversario dobbiamo
restare spiritualmente svegli. Questo include il fatto che dobbiamo
mantenere il pieno controllo delle nostre menti e dei nostri corpi.
Dio vuole noi, ha bisogno di noi, che dobbiamo essere precisi, desti,
concentrati e pronti a competere nella competizione spirituale. Come
figli della luce amministriamo le nostre menti e i nostri corpi. Abbiamo
il dovere di disciplinare le nostre menti secondo la Sua Parola. Ci
esercitiamo nell’autocontrollo in tutte le categorie della vita in modo
da poter manifestare la straordinaria grandezza del Potere di Dio quando
ci crediamo.
Efesini 1:19: All’avversario piacerebbe rubarci il controllo
che Dio ci ha dato. È importante che noi manteniamo una mente sana e
l’autocontrollo in ogni situazione.
2 Timoteo 1:7:
1 Corinzi 9:24-27: Ora, chiunque compete nelle gare si
autocontrolla in ogni cosa; e quei tali fanno ciò per ricevere
una corona corruttibile, ma noi, una incorruttibile. Io dunque corro,
ma non in modo incerto; così
combatto, ma non come battendo l'aria; anzi disciplino il mio corpo e lo riduco
in schiavitù perché, dopo aver predicato agli altri, non sia io
stesso riprovato [rigettato, scartato dalla competizione]. Noi conduciamo la più grande competizione
di tutta la vita, la competizione spirituale; e nella squadra di Dio,
lottiamo per ottenere una corona incorruttibile. Come competitori
abbiamo bisogno di esercitarci nell’autocontrollo in ogni situazione.
Proprio come gli atleti, che nella preparazione alla competizione si
astengono da cibi malsani, dal vino e da altri piaceri, anche noi
dobbiamo esercitarci nell’auto contenimento e autocontrollo in ogni
cosa. Dobbiamo mantenere il pieno controllo delle nostre menti e dei
nostri corpi. Noi ospitiamo il dono dello spirito santo in questi nostri
“vasi di terra” (2 Corinzi 4:7). Dobbiamo essere pronti in qualsiasi
momento a operare le abilità dateci da Dio attraverso le nove
manifestazioni, che operiamo secondo la nostra libera volontà. Tutto
questo richiede la nostra sobrietà. La Parola di Dio ci mostra chiaramente che è la volontà di Dio che
noi siamo sobri e vigili e che manteniamo le menti sane e
l’autocontrollo in ogni situazione. Che cosa dichiara la Parola sull’uso
delle droghe? Il termine droga o droghe non è utilizzato nella versione
Nuova Diodati della Bibbia. Il termine greco che più si avvicina è
farmakeia, da cui deriva la
parola italiana “farmacia”. Le
varie definizioni di questo termine, tratte dai sussidi lessicali,
includono: “L’uso o la somministrazione di droghe; avvelenamento;
stregoneria, arti magiche, spesso in connessione con l’idolatria e da
questa incoraggiate”; “… principalmente ha il significato dell’uso di
medicine, droghe, sortilegi; quindi avvelenamento, e poi stregoneria …”;
e “incantesimi con le droghe”. Nella versione Nuova Diodati, la parola
farmakeia e le forme
derivanti da questa parola sono tradotte “magia/e” e “mago/ghi”.
Osservando questi eventi Biblici, notiamo la relazione fra le pratiche
demoniache e le droghe. In Galati 5, notiamo farmakeia tradotta “magia” in un elenco
di opere della carne.
Galati 5:16-24: la carne infatti ha desideri contrari allo
Spirito, e lo Spirito ha
desideri contrari alla carne;
e queste cose sono opposte l'una all'altra, cosicché voi non fate quel
che vorreste. Ma se siete condotti dallo Spirito, voi non
siete sotto la legge. Ora le opere della carne sono manifeste e sono:
adulterio, fornicazione, impurità, dissolutezza,
idolatria, magia [φαρμακεία
(farmakeia)], inimicizie, contese, gelosie,
ire, risse, divisioni, sette, invidie, omicidi, ubriachezze, gozzoviglie e
cose simili a queste, circa le quali vi prevengo, come vi ho già detto
prima, che coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio. Ma il frutto dello Spirito è: amore, gioia,
pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo. Contro tali cose non vi è legge. Ora quelli che sono di Cristo hanno
crocifisso la carne con le sue passioni e le
sue concupiscenze. Nel Libro dell’Apocalisse, che si riferisce a
future amministrazioni successive all’adunamento, notiamo maggiori
eventi della parola farmakeia
e delle sue forme derivate nel contesto di gente demoniaca e di
comportamenti demoniaci.
Apocalisse 9:21:
Fuori i cani, i maghi [φάρμακος
(farmakos) incantatori con droghe], i
fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la
menzogna. In merito alla magia, Vine’s
Expository Dictionary of New Testament Words [il dizionario
espositorio di Vine delle parole del Nuovo Testamento] annota quanto
segue in merito alla relazione sull’uso di droghe: Nella magia (o stregoneria),
l'uso di droghe, semplici o potenti, era generalmente accompagnato da
incantesimi e da appelli a poteri occulti, con la fornitura di diversi
incantesimi, amuleti, ecc., dichiaratamente progettata per attrarre il
richiedente o paziente dall’attenzione e dal potere dei demoni, ma in
realtà per impressionare il richiedente con le misteriose risorse del
mago e i suoi poteri. Possiamo capire perché il mago vuole combinare l’uso di droghe con le
sue pratiche demoniache, perché le droghe possono alterare chimicamente
il cervello, riducendo le inibizioni e influendo sui centri decisionali
del cervello. Riesce, quindi, più facilmente a impressionare il suo
”richiedente o paziente” con i
suoi poteri misteriosi. Questo è uno dei modi in cui l’avversario
riesce a farsi adorare dalla gente piuttosto che fare adorare il vero
Dio. Una volta che la gente è nata di nuovo dallo spirito di Dio,
l’avversario non ha più alcun diritto legale su di essa. Non può più
portarle via la libertà della propria volontà, almeno che gliela
consegna. Tuttavia, se la gente perde il controllo della propria mente e
del proprio corpo a causa dell’uso di droghe, si apre la porta
all’avversario che ne prende il controllo. Sostanzialmente si cede la
propria libera volontà. Dobbiamo
essere sobri e vigili come figli della luce perché il nostro avversario,
il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa
divorare. Esercitare l’autocontrollo ci aiuta a mantenerci sobri e ci
permette di camminare con lo spirito. In tutti i tempi, l’avversario ha tentato di persuadere gli uomini,
le donne e i figli che l’uso ricreativo di droghe psicotrope fosse
logico. Aggiungono divertimento ed euforia a una normale e noiosa vita
quotidiana, reclama l’avversario; tuttavia Dio promette una vita più che
abbondante su base giornaliera attraverso Gesù Cristo (Giovanni 10:10),
ed Egli ci ha dato la Sua Parola per mostrarci come reclamare tutto
quello che ci ha donato. Le droghe non fanno parte di quella promessa.
L’avversario asserisce che
quando intensifichiamo i sensi con le droghe, ci illuminiamo, ma la
Parola di Dio ci insegna che noi controlliamo le nostre menti e che i
nostri cuori sono illuminati dalla Sua Parola rivelata (Efesini
1:17,18). La persuasione di Satana sull’abuso di certe droghe è sul fatto che
permettono alla gente di rilassarsi, ma questo include una stipula:
rinunciare al controllo della propria mente. Al contrario, Egli mette
gratuitamente a disposizione la Sua pace, che sorpassa ogni
intelligenza, per custodire i nostri cuori e le nostre menti in Cristo
Gesù quando preghiamo a Dio (Filippesi 4:6,7). Inoltre, l’abuso di
droghe può condurre alla dipendenza e alle pressioni correlate al
mantenimento della dipendenza, quindi è una falsità concludere che
portino al rilassamento. Secondo la pura logica della Parola di Dio, la
causa per l’uso ricreativo delle droghe psicotrope crolla ogni volta. Abbiamo osservato che cosa dichiara la Parola sull’essere sobri e
sull’abuso di droghe. Che cosa dichiara la Parola sull’abuso di alcool?
Osserveremo il concetto di
ubriachezza. Abbiamo letto
“ubriachezze” nell’elenco delle opere della carne in Galati 5:21. Questa
parola può significare anche intossicazione. Osserviamo due altri usi
nella versione Nuova Diodati, sia nel contesto di restare svegli che
attenti.
Luca 21:34-36: Perché verrà come un laccio su tutti quelli che
abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate [state attenti] dunque, pregando in
ogni tempo, affinché siate ritenuti degni di scampare a tutte queste
cose che stanno per accadere e di comparire davanti al Figlio
dell'uomo».
Romani 13:11-14: La notte è avanzata e il giorno è vicino;
gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della
luce. Camminiamo onestamente, come di giorno, non in
gozzoviglie ed ebbrezze, non in immoralità e dissolutezza, non in
contese ed invidie.
Ma rivestitevi del Signor Gesù Cristo e non abbiate cura della carne per
soddisfarne le sue concupiscenze. In contrasto con l’essere ubriachi,
dobbiamo vigilare, mantenerci svegli e stare attenti. Dobbiamo
rivestirci del Signore Gesù Cristo e non prenderci cura della carne per
soddisfare le concupiscenze della carne. La notte è avanzata e il giorno
è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le
armi della luce. Noi siamo figli della luce e dobbiamo camminare nella
luce. Questo include il camminare onestamente, come di giorno, non nelle
tenebre. Abbiamo costatato che ci troviamo in una competizione spirituale e
dobbiamo essere sobri e vigili perché il nostro avversario, il diavolo,
va attorno cercando chi possa divorare. L’abuso di droghe e di alcool o
di qualsiasi altra sostanza psicotropa induce una persona a non restare
mentalmente attenta a sufficienza per dar retta al commando di Dio di
essere vigili e di essere sobri; e questo dà all’avversario il vantaggio
desiderato. Proprio come un atleta che si prepara mentalmente e
fisicamente per vincere una competizione, noi dobbiamo controllare le
nostre menti e i nostri corpi per fare ciò che è necessario per
competere e vincere nella competizione spirituale. Come scrisse Paolo in
1 Corinzi 9:27: “… disciplino il mio corpo e
lo riduco in schiavitù
perché, dopo aver predicato agli altri, non sia io stesso riprovato
[rigettato, scartato dalla competizione]”. Non vorremmo mai permettere
all’avversario di squalificarci dalla più grande e più appagante
competizione della vita. Nella famiglia di Dio non siamo ignoranti delle macchinazioni di
satana. Noi insegniamo l’esattezza della Parola nelle nostre comunioni e
la condividiamo con gli altri così che possano essere informati della
verità. Che cosa dichiara la Parola sulla sobrietà e sull’abuso di
droghe e alcool? Sono opposte l’una all’altra. Se vogliamo mantenere il
controllo delle nostre menti e dei nostri corpi, ci dobbiamo astenere
dalle sostanze che ostacolano la nostra sobrietà o che ci controllano in
qualsiasi modo. Per mantenere il vantaggio nella più grande di tutte le
competizioni della vita, dobbiamo restare sobri e vigili come figli
della luce. Per amministrare il nostro dono dello spirito santo e godere
del bellissimo privilegio di operare le nove manifestazioni dello
spirito santo decentemente e in ordine, dobbiamo mantenerci svegli e
tenere tutto sotto controllo, utilizzando il potere, l’amore e la mente
sana che Dio ci ha donato per glorificarLo in tutto quello che facciamo. Ognuno di noi ha il potere di dirigere continuamente se stesso verso
la pienezza della vita che Dio ci ha promesso attraverso Suo Figlio Gesù
Cristo, ma solo quando controlliamo le nostre menti secondo la Parola di
Dio. Quelli di noi che sono figli della luce e figli del giorno devono
essere sobri, rivestendo la corazza del credere e dell’amore e per elmo
la speranza della salvezza. Ecco
cosa dichiara la Parola!
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