Il perdono fra i credenti

Gennaio 2015

Efesini 4:32:
Siate invece benigni e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda, come anche Dio vi ha perdonato in Cristo.

Questo è il modo in cui il nostro Padre celeste vuole che ci comportiamo nella famiglia di Dio. Egli ha voluto che l’Epistola degli Efesini fosse scritta a credenti fedeli nati di nuovo nell’Amministrazione della Grazia in cui Egli ci incoraggia a perdonarci “come anche Dio vi ha perdonato in Cristo”. Noi ci perdoniamo a vicenda come Dio ha perdonato noi in Cristo Gesù.

Atti 2:38:
Allora Pietro disse loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello [dallo] Spirito Santo [da Dio].

Quando siamo nati di nuovo, abbiamo ricevuto la completa remissione: un lavaggio, una ripulita dei nostri peccati passati, grazie a quello che Gesù Cristo ha compiuto per noi. Dio continua a perdonarci “in Cristo”, per amor suo, ogni volta che spezziamo la comunione con Lui; e come figli e figlie abbiamo il privilegio di perdonare gli altri e di ripristinare gentilmente la comunione con loro.

La parola principale greca tradotta “perdonare” nelle Epistole della Chiesa è charizomai [χαρίζομαι] che è legata alla parola greca tradotta “grazia” [χάρις (charis)]. Questa parola greca per “perdonare” significa: fare un favore ad una persona, essere gentile, mostrarsi benevolo, dare qualcosa liberamente o gentilmente, perdonare, accordare perdono con grazia. Quando perdoniamo un fratello o una sorella in Cristo per un torto che ci ha fatto, noi stiamo facendo un favore a quella persona, mostrandoci benevoli nei suoi confronti, essendo cortesi verso lei.

In 2 Corinzi, l’Apostolo Paolo chiese per rivelazione ai credenti del luogo di perdonare un compagno credente.

2 Corinzi 2:6-8:
Basta a quel tale la punizione [pena] inflittagli dalla maggioranza,

ma ora, al contrario, dovreste piuttosto perdonarlo e consolarlo, perché talora quell'uomo non sia sommerso dalla troppa tristezza.

Vi prego perciò di confermargli il vostro amore.

Paolo sapeva che se quell’uomo non fosse stato perdonato e se non avesse ricevuto l’amore dei credenti, sarebbe stato sopraffatto dal dolore e dalla disperazione. Quando amiamo e perdoniamo un compagno credente, questi non sarà “spazzato via dall’eccessivo dolore”.

Ecco qui un altro beneficio spirituale del perdonarsi a vicenda.

2 Corinzi 2:11:
Affinché non siamo sopraffatti da Satana, perché noi non ignoriamo le sue macchinazioni.

Un grande beneficio nell’estendere il perdono fra i credenti è quello di non permettere a Satana di causare ulteriori ferrite al Corpo di Cristo. Che peso ci è tolto quando ci perdoniamo a vicenda e sconfiggiamo l’avversario!

Consideriamo pure che quando perdoniamo qualcun altro, ne stiamo beneficiando benevolmente anche noi. Talvolta quando siamo offesi o feriti da un compagno credente, la nostra mente potrebbe replicare l’accaduto migliaia di volte nei nostri pensieri. Questo potrebbe farci agitare o arrabbiare ogni volta che ci pensiamo. Così facendo permettiamo a noi stessi di essere imprigionati dal passato. Non possiamo cambiare il passato; però, quando perdoniamo, possiamo cambiare il futuro. Il perdonare ci libera dalla negatività e ci fa andare avanti. Stiamo facendo un favore a noi stessi.

Dio vuole che i propri figli si perdonino a vicenda. Il perdono è un favore, una gentilezza che mostriamo agli altri, ed è anche un favore a noi stessi. Comportiamoci a vicenda con l’amore e la benevolenza che abbiamo ricevuto dal nostro Padre celeste e godiamo i benefici del perdono fra i credenti.

  

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