Di quello che dice la Parola |
Ottobre 2014
Circa un anno fa, stavo affrontando una serie di ostacoli. Non stavo
ottenendo i risultati che sapevo essere disponibili dalla Parola. Man
mano che passavano i giorni senza alcun miglioramento, cominciai a
parlare negativamente della mia situazione. Proprio quando stavo per
rinunciare e accettare meno del meglio di Dio per la mia vita, qualcuno
mi amò abbastanza da condividere la seguente potente esortazione:
“Deciditi adesso di non fare mai più confessioni negative”. Mi aiutarono
a comprendere che quello che dico importa; è un fattore determinante in
quello che ottengo.
Se non otteniamo i risultati desiderati nella
vita, forse abbiamo bisogno di ascoltare quello che diciamo. Gesù Cristo
insegnava ai suoi discepoli il potere delle proprie parole.
Marco 11:23:
In questo verso ci sono due elementi
importanti: cosa diciamo e cosa crediamo. Le parole che pronunciamo
producono dei risultati potenti quando sono accoppiate al credere.
Spostare un monte può sembrare un’impresa che richieda una montagna di
credenza, ma Dio è tanto entusiasta di adempiere la Sua Parola che opera
anche con la più piccola quantità di credere.
Matteo 17:20:
Biblicamente, “un granel di senape” è una frase proverbiale per indicare
la particella più piccola. Sebbene un granello di senape sia piccolo, fa
crescere una pianta di dimensioni considerevoli. Anche la più piccola
particella di fede, o di credere, produce una montagna di risultati. Di
quello che la Parola dice, credi in quello che la Parola dichiara e
vedrai che la Parola si realizzerà. “Niente
vi sarà impossibile”.
In 2 Re 4, il Profeta Eliseo diede la parola
a una donna di Shunem che avrebbe avuto un figlio. La parola di Eliseo
si realizzò, ma quando il figlio crebbe, morì improvvisamente.
2 Re 4:25,26: Ti prego, corri ad incontrarla e dille: "Stai
bene? Sta bene tuo marito? E il fanciullo sta bene?"».
Ella rispose: «Stanno bene».
In realtà le cose non stavano bene. Il suo
unico figlio era morto. I fatti, però, non negano la capacità di Dio di
adempiere la Sua Parola. La donna non permise che quel colpo devastante
fosse il risultato finale. Andò a chiedere aiuto, ed era così fiduciosa
di aspettarsi un esito positivo che, rispondendo alla domanda sullo
stato di benessere suo e della sua famiglia, disse: “Stanno bene”.
Ricevette secondo il suo credere quando Eliseo suscitò suo figlio dalla
morte e le disse: “Prendi tuo figlio” (2 Re 4:36). Qualunque cosa crede
una persona, è riflessa direttamente in ciò che confessa. La confessione
positiva di quella madre significò la vita per il suo bambino.
Possiamo costruire la pratica di dire quello
che la Parola dice tanto da ottenere quello che la Parola promette.
Questo potrebbe non risultare facile dapprima, ma ci sono dei piccolo
passi che possiamo intraprendere proprio adesso che possono condurci
verso grandi cambiamenti nelle nostre confessioni e quindi in quello che
manifesteremo.
Una confessione positiva è solo ancora un pensiero, e ricopre la via di
risultati positive a seguire. Quello che diciamo è un fattore
determinante in quello che otteniamo. Non importa in quale situazione ci
troviamo, non importa quanto sia grande il monte, decidiamo di non fare
mai più una confessione negativa. Diciamo piuttosto quello che dice la
Parola e otterremo quello che promette la Parola! |