PREGHIERE E INTERCESSIONI PER COLORO CHE SONO IN POSIZIONI DI AUTORITA’ La Parola di Dio stabilisce le azioni che ognuno di noi può intraprendere per fare la differenza nei nostri rispettivi Paesi |
|
Tratto dalla rivista The Way Magazine di Lug-Ago 2013 articolo scritto da Jerry Martinez |
|
Essendo cresciuto in una piccola cittadina nel
Midwest degli Stati Uniti, ho sviluppato un grande rispetto per il mio
Paese e per le molte libertà che esso fornisce.
La mia gratitudine è cresciuta durante il mio servizio militare
nei Marines. Io amavo
servire il mio Paese, e ogni giorno quando indossavo la mia uniforme,
credevo che i miei sforzi contribuivano alla forza della nazione.
Da quando sono coinvolto con il Ministero della Via, ho imparato
quale impatto può avere ogni credente sulla propria nazione.
La Parola di Dio stabilisce le azioni che ognuno di noi può
intraprendere per fare la differenza nei nostri rispettivi Paesi.
Andiamo a leggerli in 1
Timoteo.
1 Timoteo 2:1-3: Ti esorto dunque, prima di ogni cosa che si
facciano suppliche, preghiere, intercessioni
e ringraziamenti per tutti
gli uomini, per i re e per tutti quelli che sono in autorità, affinché
possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in ogni pietà e decoro.
Questo, infatti, è buono ed accettevole davanti a Dio, nostro Salvatore.
L’epistola di 1 Timoteo è specificatamente indirizzata ai leader nel
Corpo di Cristo. L’esortazione in verso 1 è di fare suppliche per tutti
gli uomini. Sebbene, però, queste azioni sono indirizzate ai leader,
questi versi si applicano a tutti i credenti. Tutti noi possiamo avere
un impatto potente in faccende locali, nazionali e perfino
internazionali se lo vogliamo. Verso 2 dimostra che le nostre preghiere
possono estendersi ai “Re” e a tutti coloro che sono in autorità, che
oggi potrebbero includere i leader nazionali, statali o locali. Nel
contesto di questi due versi, Dio espone lo scopo, o il desiderio da
raggiungere, e cioè: affinché possiamo condurre una vita tranquilla e
quieta in ogni pietà e decoro.
Noi preghiamo per coloro in posizioni di autorità affinché le loro
decisioni possano agevolare la nostra libertà di vivere, di muoverci e
di essere in Dio, sia fisicamente sia spiritualmente. Noi crediamo,
mentre preghiamo, che la Parola del Signore abbia libero corso; e nel
ricapitolare la grandezza di questi due versi, vi è l’approvazione del
nostro Padre celeste in verso 3. Vediamo che fare queste azioni e “buono
ed accettevole davanti a Dio, nostro Salvatore”. Poiché la Parola di Dio
è la volontà di Dio, possiamo vedere chiaramente la volontà di Dio per
la nostra vita – vivere una vita tranquilla e quieta in ogni pietà e
decoro; e le nostre preghiere hanno un impatto su questo. Quale gioia e
quale privilegio sono l’essere in grado di fare quelle cose che sono
buone e accettevoli davanti a Dio!
Mentre esaminiamo questi tre versi in maggiore dettaglio, vediamo come
una parola si basi sull’altra, mostrando una figura ancora più chiara
sulle azioni che possiamo intraprendere per fare la differenza nei
nostri paesi, e quindi nel mondo. In 1
Timoteo 2:1 – “esorto” significa “ ti incoraggio”. Dio non ci
comanda di farlo, ma
piuttosto ci invita a farlo. Egli ci incoraggia amorevolmente a farlo di
nostra spontanea volontà in segno di amore e di apprezzamento per il
nostro Paese. È un modo di servire spontaneamente il nostro Paese
attraverso le nostre preghiere.
Guardiamo più da vicino queste quattro azioni che possiamo intraprendere
nel nostro servizio spirituale per Dio: suppliche, preghiere,
intercessioni e ringraziamenti. La parola “suppliche” significa “bisogni
e desideri” oppure “petizioni per un oggetto specifico”. La Bibbia
Referenziata Dake definisce questa parola come “ una continua e forte
supplica finché la preghiera è esaudita”. L’essenza è di dedicarci in
preghiera a Dio per quel particolare bisogno o per quello speciale
oggetto desiderato. Ci sono diversi episodi nel Nuovo Testamento in
cui le parole “suppliche” e “preghiere” sono usate nello stesso verso.
Osserviamo Efesini 6:18:
“Pregando in ogni tempo con ogni sorta di preghiera e supplica nello
Spirito, vegliando a questo scopo con ogni perseveranza e preghiera per
tutti i santi”. Nelle nostre preghiere e suppliche a Dio, noi
continuiamo con perseveranza – continuamente finché quel desiderio si
realizzi. La perseveranza è un ingrediente necessario per
qualsiasi cosa. Durante il mio servizio nei Marines, mi ricordo d’essere
ispirato dal motto del corpo dei Marines “Semper
Fi”, che è l’abbreviazione latina che significa
Sempre Fedele. Questo mi ha
impresso l’importanza di espletare i miei doveri al meglio della mia
abilità su base quotidiana, non curante delle circostanze. Sia che
facevo gli esercizi fisici, sia che pulivo la mia rivoltella, tutto era
fatto con perseveranza, e risultati favorevoli seguivano sempre. Ecco
perché Dio vuole che il Suo popolo perseveri nella preghiera! È così che
vediamo i risultati favorevoli che noi desideriamo.
La terza azione
del nostro servizio spirituale in
1 Timoteo 2:1 è di fare
“intercessioni,” che sono richieste che riguardano altri, fatte con una
fiducia infantile. Il libro “La Crescita e l’Espansione della Chiesa
Cristiana Nel Primo Secolo” ci dà la seguente traduzione, secondo l’uso
Biblico di Efesini 6:18, che
incorpora questi concetti di suppliche, preghiere e intercessioni.
“Nelle tue devozioni personali, credi e prega in lingue continuamente
per specifici oggetti di necessità; e mentre preghi nello spirito, stai
allerta, continuamente e incessantemente, per gli oggetti specifici di
necessità per te stesso, finché non li ottieni; fai lo stesso anche per
i santi.” Noi possiamo pregare, per coloro in autorità,
con la nostra comprensione o tramite lo spirito. Possiamo essere
specifici mentre preghiamo con la nostra comprensione nella nostra
stessa lingua e allineare le nostre richieste secondo le promesse della
Parola di Dio. Ci sono, tuttavia, delle volte, quando non sappiamo
esattamente qual è il bisogno. Non sappiamo “ciò che dobbiamo chiedere
in preghiera, come si conviene”
(Romani 8:26). Dio, però, è onnisciente. Una leva di potere, che
abbiamo nella categoria della preghiera, è parlare in lingue. Noi
abbiamo il potere dall’alto in noi che ci aiuta quando non sappiamo ciò
per cui dobbiamo pregare. Lo spirito di Dio in noi ci permette di
pregare efficacemente, redendo possibile le risposte alle nostre
preghiere. Le nostre
“suppliche” sono oggetti
specifici di necessità. Le nostre
“preghiere” sono le nostre
devozioni personali a Dio e le nostre
“intercessioni” sono quelle
preghiere che noi facciamo anche per i santi. In 1
Timoteo 2:1, la quarta azione è di
“ringraziare.” Questo
significa semplicemente esprimere gratitudine. In
1 Tessalonicesi 5:17 e 18
noi veniamo esortati a “non cessare mai di pregare e in ogni cosa di
rendere grazie; perché tale è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di
voi”. Non sempre è disponibile rendere grazie
per ogni cosa, specialmente
in situazioni negative, ma nel mantenere le meravigliose promesse di Dio
nel profondo del nostro cuore, possiamo sempre trovare qualcosa per cui
essere grati in ogni cosa. Per completare verso 1, queste preghiere sono
fatte “per tutti gli uomini.” Questo mi ricorda
Galati 6:10 – “Mentre dunque
abbiamo l’opportunità, facciamo
del bene a tutti….” Quale modo migliore del fare del bene a tutti se
non con le nostre preghiere? Noi possiamo credere che le nostre
preghiere per tutti gli uomini avranno un impatto e porteranno a
condurre una vita tranquilla e quieta.
1 Timoteo 2:1 e 2: Ti esorto dunque prima di ogni cosa che si
facciano suppliche, preghiere, intercessioni
e ringraziamenti per tutti
gli uomini, per i re e per tutti quelli che sono in autorità, affinché
possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in ogni pietà e decoro.
In verso 2, noi leggiamo che le nostre preghiere devono essere fatte per
i “re”. Nei giorni in cui fu data la rivelazione di 1 Timoteo, le
autorità erano i re. Oggi questo è ancora il caso in alcuni paesi, ma
solitamente le autorità hanno altri appellativi. In ogni caso, le nostre
preghiere devono essere fatte per coloro che sono in autorità – per
coloro che prendono decisioni che hanno un effetto sulla qualità della
nostra vita; e in tutto questo, riconosciamo che Dio è la nostra forza,
il nostro scudo e il nostro conforto. Lui è Colui che si dimostra forte
per noi. Le benedizioni di Dio sono sopra i fedeli, nonostante le
circostanze o le decisioni prese da altri.
Proverbi 28:20:
L’uomo fedele sarà colmato di benedizioni….
Geremia 17:7 e 8:
Benedetto l’uomo che confida nell’Eterno e la cui fiducia è l’Eterno!
Egli sarà come un albero piantato presso l’acqua, che distende le sue
radici lungo il fiume.
Non si accorgerà quando viene il caldo e le sue foglie rimarranno verdi;
nell’anno di siccità non avrà alcuna preoccupazione e non cesserà di
portare frutto. Ritenendo ferme in mente queste promesse,
riportiamo alla memoria che l’obiettivo delle nostre preghiere,
secondo 1 Timoteo 2:2, è
“affinché possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in ogni pietà e
decoro.” Esaminiamo questa frase nel dettaglio. La parola “quieta” significa “libera
dall’agitazione o dal disturbo” oppure “tranquillità che deriva
dall’esterno…”. “Tranquillità” significa “serenità che deriva
dall’interno”. Questo è il frutto che si desidera dalle nostre preghiere
– la tranquillità di Dio, sia dentro sia fuori.
Egli desidera che noi
viviamo una vita piena, più che
abbondante, indisturbata nel regno fisico e senza interferenze che
possono causare paura e ansia.
Il nostro Dio vuole che noi abbiamo un ambiente quieto che possa
condurci ad usare le nostre abilità e di perseguire i nostri obiettivi e
i nostri desideri, e molto altro ancora. Egli vuole che siamo in grado
di crescere le nostre famiglie nell’ammonizione e nel nutrimento del
Signore, e mantenere quella pace perfetta che solo Lui sa dare. La parola “vita” in verso 2 significa “condotta,
modo di vivere”. Sicuramente un modo di vivere tranquillo e quieto già
da solo sarebbe desiderabile e sufficiente per chiunque – ma Dio
desidera che questa vita venga vissuta “in ogni pietà e decoro”. “In
ogni pietà” significa una vera e vitale relazione con Dio. È l’opposto
della religione, che tratta con forme di adorazione esterne, fatte
dall’uomo. Questa vera e vitale relazione spirituale con Dio implica un
cuore genuino di comunione con il
nostro Padre celeste.
Considera queste tre citazioni dal libro
“La Nuova Chiesa Dinamica”:
“La comunione con Dio, come nostro Padre, è il segreto al potere e la
felicità spirituale nel nostro cammino spirituale sulla terra”. “La
comunione con Dio tramite la mente rinnovata è la chiave del potere; è
l’unico modo di manifestare la vita più che abbondante o manifestarla
come super vincitori”. Finché
la Parola abita in noi riccamente, noi abbiamo comunione con Dio. Finché
noi crediamo e agiamo secondo la Parola di Dio, la nostra vita sarà
piena, ricca e fruttuosa perché la nostra comunione con Dio è forte.
Questa è la vera e vitale relazione spirituale con il nostro Padre
celeste,
che noi desideriamo e che seriamente intendiamo vivere su base
quotidiana. Noi rimaniamo fedeli nel pensare e nel fare la Sua Parola,
nonostante le circostanze o ciò che chiunque altro stia facendo. Dio
promette di prendersi cura del Suo popolo in qualsiasi situazione, in
qualsiasi ambiente o in qualsiasi circostanza, ed Egli libererà i giusti
dai guai (Proverbi 11:8). Il
nostro Dio si dimostrerà forte per il Suo popolo e lo proteggerà. Mentre compiamo l’esortazione di
1 Timoteo 2:1 e 2 riguardo
alla preghiera, noi staremo facendo, secondo verso 3, ciò che è “buono e
accettevole”. La parola “buono” significa “bello” o “di perfezione
armoniosa” agli occhi di Dio Onnipotente. “Accettevole” significa
“piacevole”. Che soddisfazione gioiosa e rinfrescante è sapere che il
nostro Padre celeste considera le nostre preghiere belle e piacevoli ai
suoi occhi.
Dio ci ha dato questo privilegio di fare suppliche, preghiere,
intercessioni e ringraziamenti per tutti gli uomini, includendo coloro
che sono in posizione di autorità. Noi preghiamo e crediamo che coloro
che sono al governo, a tutti i livelli, prenderanno decisioni che
favoriranno la nostra libertà di vivere e muovere la Parola di Dio. Noi
amiamo fare la volontà di Dio e siamo ben lieti di offrirgli queste
preghiere, sapendo che questo è buono e accettevole per Lui. Noi difendiamo gelosamente questa vita quieta e
tranquilla che Dio ci ha dato da vivere in ogni pietà e decoro; pur
essendo consapevoli che il dio di questo mondo non vorrebbe altro che
distruggere quello che il nostro Padre celeste rende disponibile ai Suoi
figli. Efesini 6:12 espone
questa competizione molto chiaramente: “Poiché il nostro combattimento non è contro
sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i
dominatori di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei
luoghi celesti”.
Noi rimaniamo fermi nel vivere la Parola di Dio in mezzo a qualsiasi
situazione. Dio è la nostra forza e il nostro potere, e viviamo la Sua
Parola in ogni pietà e decoro. Egli è il nostro sostenitore. Noi
reclamiamo la Sua protezione e la Sua abilità di provvedere, e ci
ricordiamo sempre di pregare. Non sottovalutiamo mai il potere e l’impatto
delle nostre preghiere. Noi possiamo sempre credere, senza ombra di
dubbio e con assoluta sicurezza, che le nostre preghiere fanno la
differenza perché è questo che Dio dichiara. Dio ci fornisce questa
sicurezza attraverso la Sua Parola, infatti
1 Pietro
3:12 dichiara che i Suoi
occhi sono sui giusti e le sue orecchie sono attente alle nostre
preghiere. Che gran fiducia possiamo avere! Le nostre preghiere fanno
veramente la differenza!
Giacomo 5:16:
… molto può la preghiera del giusto, fatta con efficacia.
Nell’Antico Testamento, Dio scelse coloro che Egli sapeva che avrebbero
fatto da collante tra Lui e il Suo popolo, ed Egli onorava le preghiere
di coloro che facevano intercessioni, affinché le Sue benedizioni e la
Sua protezione potessero abbondare.
Salmo 94:16:
Chi si leverà per me contro i malvagi?
Chi si metterà dalla mia parte contro gli operatori d’iniquità?
Ezechiele 22:30:
Io ho cercato fra loro un uomo che costruisse un muro e stesse sulla
breccia davanti a me in favore del paese, perché io non lo distruggessi,
ma non l’ho trovato.
La funzione letterale di un muro della città era per la protezione e la
sicurezza dei cittadini dal nemico. Quando viene usato figurativamente,
il muro di protezione implica la protezione di Dio e le Sue benedizioni
sul Suo popolo. Quando le persone violavano la Sua Parola, questo
causava una breccia nel “muro” e dava accesso all’avversario a rubare,
ammazzare e distruggere. Dalla Parola di Dio, noi capiamo che Egli non
distrugge le nazioni; Dio è luce e in Lui non vi sono tenebre alcune.
Se, però, non vi è chi fa da collante, applicando il principio della
fede per il vero Dio, e dichiara la Sua Parola con audacia, le nazioni
possono diventare vulnerabili alla distruzione del nemico,
dell’avversario.
Da questi due versi dell’Antico Testamento, noi notiamo la grande
importanza di coloro che fanno intercessioni per il popolo di Dio.
Similmente, oggi nell’Amministrazione della Grazia, i credenti nati di
nuovo sono responsabili di fare intercessioni. Come discepoli maturi, a
noi viene affidato il compito di fare intercessioni per coloro che sono
in autorità, affinché le Sue benedizioni possano abbondare e noi
possiamo avere la libertà di vivere per Lui, e la Sua Parola avere
libero corso. Abbiamo visto quattro azioni che ognuno di noi
può fare per contribuire alla forza della nostra nazione. Rivediamo
1 Timoteo 2:1-3: Ti esorto dunque prima di ogni cosa che si
facciano suppliche, preghiere, intercessioni
e ringraziamenti per tutti
gli uomini, per i re e per tutti quelli che sono in autorità, affinché
possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in ogni pietà e decoro.
Questo infatti è buono e accettevole davanti a Dio, nostro Salvatore.
Dio ci esorta ad offrire liberamente preghiere e intercessioni per
coloro in posizioni di autorità. Egli ci ha dato questo privilegio e
questa responsabilità come figli Suoi, e noi desideriamo fare la volontà
del nostro Padre celeste. Poiché Dio è fedele alla Sua Parola, si
dimostrerà forte per nostro conto in qualsiasi situazione o circostanza
e coronerà i nostri sforzi di credenza con successo.
Continuiamo ad offrire suppliche, preghiere, intercessioni e
ringraziamenti per tutti gli uomini specialmente per coloro in posizione
di autorità. Mentre noi facciamo questo, sapremo con tutta fiducia, che
il nostro servizio spirituale è buono e accettevole davanti a Dio,
nostro Salvatore! |
|
|