Lo scopo dei quattro Vangeli
Matteo, Marco, Luca, e Giovanni, comunemente noti
come i Vangeli, sono i quattro grandi rapporti della Parola di Dio che
raccontano la vita terrena e il ministero di Gesù Cristo. Tutti e quattro
sono egualmente ispirati da Dio e scritti da uomini fedeli che ricevettero
rivelazione da Dio.
Sono quattro distinte presentazioni del Messia e
ognuna enfatizza specificatamente un aspetto della vita di Gesù Cristo, e tutti
e quattro formano un perfetto insieme.
Il Vangelo di Matteo enfatizza Gesù Cristo in
qualità di re, Marco in qualità di servitore, Luca in qualità
di uomo, e Giovanni in qualità di Figlio di Dio.
Con i quattro Vangeli così scritti, Dio svela la
vita di Gesù Cristo da ogni punto di vista essenziale per il pieno
apprezzamento e la completa conoscenza da parte dell’uomo.
Esaminiamo da dove vengono i quattro vangeli e perché
sono quattro.
Da dove vengono i vangeli?
2Timoteo
3:16 Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare,
a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia,
2Timoteo
3:17 affinché l'uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona
opera.
2Pietro
1:21 Nessuna profezia infatti è mai proceduta da volontà d'uomo, ma i
santi uomini di Dio hanno parlato, perché spinti dallo Spirito Santo.
Anche i vangeli, come qualsiasi altro segmento delle
Scritture, sono parte integrante della Parola di Dio, il cui autore è Dio che
ha ispirato per rivelazione uomini santi che hanno scritto la Bibbia.
Perché quattro Vangeli?
Le profezie del Messia riferiscono proprio di alcuni
aspetti o qualità che deve avere e quattro e solo quattro sono gli aspetti
legati alla parola ebraica Tsemach che troviamo nell’Antico Testamento.
Geremia
23:5 «Ecco, i giorni vengono», dice l'Eterno, «nei quali susciterò a
Davide un germoglio [tsemach in ebraico] giusto, che regnerà da re,
prospererà, ed eserciterà il giudizio e la giustizia nel paese.
Geremia
33:15 In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un
germoglio [tsemach in ebraico] di
giustizia, che eserciterà giudizio e giustizia nel paese.
Tsemach, il germoglio, il re pastore.
Matteo
1:1 Libro della genealogia di Gesù Cristo, figlio di
Davide, figlio di Abrahamo.
Matteo inizia proprio con la genealogia di Gesù Cristo figlio di Maria, oltre che Figlio di Dio, e discendente diretto della casa Reale del re Davide. Gesù Cristo è il re promesso, il re pastore.
Matteo
2:1 Ora, dopo che Gesù era nato in Betlemme di Giudea
al tempo del re Erode, ecco dei magi dall'oriente arrivarono a Gerusalemme,
Matteo
2:2 dicendo: «Dov'è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo
visto la sua stella in oriente e siamo venuti per adorarlo».
Matteo
2:3 All'udire ciò, il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con
lui.
Matteo
2:4 E, radunati tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi, del popolo,
s'informò da loro dove doveva nascere il Cristo.
Matteo
2:6 "E tu, Betlemme terra di Giuda, non sei certo la minima fra i
principi di Giuda, perché da te uscirà un capo, che pascerà il mio popolo
Israele"».
Matteo
7:21 Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel regno
dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
I magi, religiosi gentili della Persia, cercano il re
dei giudei, proprio il Cristo e non un qualsiasi re. I pastori furono i primi a
onorare il Cristo alla sua nascita in Betlemme, come si conviene quando nasce un
re.
Solo in Matteo troviamo questi particolari del Cristo
Re, che pascerà il popolo, cioè che farà da Pastore, il re pastore. E solo in
Matteo Gesù Cristo ci parla del regno dei cieli di cui lui è il solo testimone
e facitore.
Zaccaria
3:8 Ascolta dunque, o Giosuè, sommo sacerdote, tu e i
tuoi compagni che siedono davanti a te, perché essi sono uomini di
presagio. Ecco, io faccio venire il mio servo, il Germoglio [tsemach
in ebraico].
Tsemach,
il germoglio, il servo.
Marco
10:42 Ma Gesù, chiamatili a sé, disse loro: «Voi
sapete che coloro che sono ritenuti i sovrani delle nazioni le signoreggiano, e
i loro grandi esercitano dominio su di esse;
Marco
10:43 ma tra voi non sarà così; anzi chiunque vorrà diventare grande tra
voi, sarà vostro servo;
Marco
10:44 e chiunque fra voi vorrà essere il primo, sarà schiavo di tutti.
Marco
10:45 Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma
per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti».
La dichiarazione di Gesù Cristo in verso 45 è
riportata anche in Matteo 20:28, ma Marco comincia dalla vita ministeriale di
Gesù appena battezzato da Giovanni Battista, mostrando il Cristo come servitore
di Dio e del Suo popolo. In Marco non è riportata alcuna genealogia, perché è
un servo.
Marco
1:14 Ora, dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù
venne in Galilea predicando l'evangelo del regno di Dio,
Marco
1:15 e dicendo: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino.
Ravvedetevi e credete all'evangelo».
Marco
1:35 Poi il mattino seguente, essendo ancora molto buio, Gesù
si alzò, uscì e se ne andò in un luogo solitario e là pregava.
Marco
16:15 Poi disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo a
ogni creatura;
Gesù Cristo il servo, predica, prega e serve Dio ed
il Suo popolo, invitandoci a fare altrettanto.
Zaccaria
6:12 Quindi parla a lui, dicendo: Cosa dice l'Eterno
degli eserciti: Ecco, l'uomo, il cui nome è il Germoglio [tsemach
in ebraico]. Germoglierà nel suo luogo e costruirà il tempio dell'Eterno.
Tsemach, il germoglio, l’uomo.
Luca
2:21 E quando furono trascorsi gli otto giorni dopo
i quali egli doveva essere circonciso, gli fu posto nome Gesù, il nome
dato dall'angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Luca
2:39 Ora, quando ebbero compiuto tutto quello che riguardava l'osservanza
della legge del Signore, ritornarono in Galilea nella loro città di Nazaret.
Luca
2:40 Intanto il bambino cresceva e si fortificava nello spirito [“nello
spirito” non esiste nei testi greci], essendo ripieno di sapienza; e la grazia
di Dio era su di lui.
Luca
2:52 E Gesù cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e
agli uomini.
Luca
3:23 E Gesù aveva circa trent'anni e lo si credeva figlio di Giuseppe, figlio
di Eli;
Luca
3:38 figlio di Enos, figlio di Set, figlio di Adamo, di
Dio.
Luca
4:1 Or Gesù, ripieno di Spirito Santo, ritornò dal Giordano e fu condotto
dallo Spirito nel deserto,
Luca
4:2 e per quaranta giorni fu tentato dal diavolo; durante quei giorni non
mangiò nulla; ma quando furono trascorsi, egli ebbe fame.
Luca è l’unico libro che registra la circoncisione
di Gesù, dovere a cui tutti i figli maschi sono chiamati secondo la Legge, e
che indica proprio l’aspetto dell’uomo Gesù. Il bambino Gesù cresceva
proprio come ogni altro bambino, proprio a voler sottolineare la natura umana di
Gesù.
Luca descrive la discendenza da parte del padre
adottivo Giuseppe, delineando la genealogia di un uomo a partire da Adamo.
Matteo e Luca registrano la tentazione di Gesù, come
a intendere che un re ed un uomo possono essere facilmente tentati, mentre in
Marco è solo accennato che Gesù, il servitore di Dio, è stato tentato dal
diavolo; invece il Figlio di Dio, riportato in Giovanni, non da notizia
dell’evento.
Isaia
4:2 In quel giorno il germoglio [tsemach in ebraico]
dell'Eterno sarà tutto splendore e gloria, e il frutto della
terra sarà l'orgoglio e l'ornamento per gli scampati d'Israele.
Tsemach, il germoglio, il Figlio di Dio.
Giovanni
1:18 Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Figlio, che
è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere.
Giovanni
1:34 Ed io ho visto ed ho attestato che questi è il Figlio di Dio».
Giovanni
11:27 Ella gli disse: «Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il
Figlio di Dio, che doveva venire nel mondo».
Il Figlio di Dio non ha bisogno di genealogia.
Giovanni
1:1 Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era
Dio.
Giovanni
1:2 Egli (la Parola) era nel principio con Dio.
Giovanni
1:3 Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui (la Parola), e
senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta.
Giovanni
1:4 In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini.
Giovanni
1:5 E la luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno compresa.
Giovanni
1:6 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni.
Giovanni
1:7 Questi venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché
tutti credessero per mezzo di lui;
Giovanni
1:8 egli non era la luce, ma fu mandato per rendere testimonianza
della luce.
Giovanni
1:9 Egli (la Parola) era la luce vera, che illumina ogni uomo che
viene nel mondo.
Giovanni
1:10 Egli (la Parola) era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di
lui, ma il mondo non lo ha conosciuto.
Giovanni
1:11 Egli è venuto in casa sua, e i suoi non lo hanno ricevuto,
Giovanni
1:12 ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l'autorità di
diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome,
Giovanni
1:13 i quali non sono nati da sangue né da volontà di carne, né da
volontà di uomo, ma sono nati da Dio.
Giovanni
1:14 E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi, e noi abbiamo
contemplato la sua gloria, come gloria dell'unigenito proceduto dal
Padre, piena di grazia e di verità.
Giovanni
1:32 E Giovanni testimoniò, dicendo: «Io ho visto lo Spirito scendere dal
cielo come una colomba e fermarsi su di lui.
Giovanni
1:33 Io non lo conoscevo, ma colui che mi mandò a battezzare con acqua mi
disse: "Colui sul quale vedrai scendere lo Spirito e fermarsi su di lui, è
quello che battezza con lo Spirito Santo".
Giovanni
1:34 Ed io ho visto ed ho attestato che questi è il Figlio di Dio».
Dio si è manifestato all’uomo, oltre che in
spirito, con la Parola orale (per bocca dei
Suoi profeti), con la Parola scritta (le Sue Scritture, la Bibbia), e con
la Parola incarnata (Suo Figlio Gesù Cristo). Niente di tutti
questi è Dio, ma Dio è in tutti questi.
Giovanni descrive magnificamente l’amore, la
grandezza, l’umiltà, la mansuetudine (obbedienza a Dio) e la perseveranza
nell’adempiere la volontà di Dio fino in fondo, di Gesù Cristo il Figlio di
Dio.
I vangeli sono quattro, perché quattro sono voluti
da Dio per completare la descrizione di Gesù Cristo: il Re, il Servitore,
l’Uomo, il Figlio di Dio; e la descrizione della sua opera. Quattro è il
numero Biblico che indica il mondo e le opere creative di Dio sulla terra.